Ancona, Grand Tour Marche. Acquaroli: «Dna e comunità locali»
Ancona-Osimo

Ancona, varato il Grand Tour delle Marche. Acquaroli: «Nostro Dna legato alle comunità locali»

Il presidente della Regione ospite d'onore del varo, ha parlato di borghi, di identità e valore ma anche di prospettive per le Marche tra investimenti, bandi e fiducia.

ANCONA – Simbolicamente varato con l’apertura di una bottiglia di spumante il “Grand Tour delle Marche”, circuito di eventi che promuove la regione attraverso manifestazioni locali e eventi, con un focus sulla cultura, la gastronomia, le tradizioni. E se l’apertura ad Ancona è da sempre affidata all’evento clou – Tipicità in Blu, che si concentra sulla blue economy e sulla nautica sostenibile – ieri 21 maggio nella splendida cornice della Sala eventi Unicorn al Passetto, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, i sindaci e gli amministratori dei Comuni Anci Marche sedi delle varie tappe, hanno presentato la carrellata di eventi che tra arte, sapori, musiche e tradizioni, accompagneranno il viaggio alla scoperta della nostra regione. Tante, tantissime e variegate, le tappe del Grand Tour delle Marche si snodano da Ancona a Camerino da maggio fino al 6 gennaio prossimo. Poi ci sono gli eventi speciali, come ha spiegato Angelo Serri direttore e anima di “Tipicità” e del Grand Tour: dalla “sorgente di benessere” (a Sefro il 21 giugno) alla “Libera repubblica di Castel D’Emilio” (28 giugno ad Agugliano), fino all’Aperitivo Macerata (a Macerata il 28 e 29 giugno) o la Notte Nera a Serrapetrona (12 luglio) e il Mazda Roadster experience (Sarnano, 6 settembre).  

Il direttore di Tipicità Angelo Serri con il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti

«Il Grand Tour delle Marche è un viaggio in sentieri non battuti, dove ogni passo svela l’anima autentica delle Marche. Il Grand Tour proietta in una dimensione entusiasmante dove il viaggio si vive», ha spiegato Serri. E di queste emozioni ha parlato con convinzione il presidente della Regione Francesco Acquaroli, intervistato in un dinamico talk dal direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi. «Dobbiamo essere noi i primi a crederci, così potremo dare reale valore alle nostre potenzialità», ha esordito il presidente, ospite d’onore al varo del Grand Tour Marche 2025. «Il nostro Dna è legato alle comunità locali. Il borgo rappresenta l’identità marchigiana, è quell’elemento che ci contraddistingue rispetto agli altri territori – spiega – la nostra regione è molto omogenea ma prevale l’appartenenza al campanile piuttosto che l’identità regionale stessa. Difendere i borghi significa difendere l’identità locale, un patrimonio fatto di cultura, storia, tradizioni. Significa difendere quello che siamo. Quando le Marche diventeranno la Marca avremo la consapevolezza della forza del nostro territorio. Anche il dialetto è una ricchezza che contraddistingue – aggiunge – le diversità all’interno di un perimetro omogeneo sono ricchezza e rappresentano ricchezza agli occhi del turista, un fattore di attrazione.

«Tuttavia questo è vero soltanto se raccolto all’interno di una cornice. Solo quando nei pensieri e nelle azioni dei suoi cittadini le Marche diventeranno La Marca, avremo reale consapevolezza della forza del territorio». Ed è un po’ quello che si tenta di fare attraverso il Grand Tour: valorizzare le diversità mettendole insieme. «Il processo sarà lungo – spiega ancora il presidente – ma qualcosa inizia a muoversi. Nei grandi centri come Ancona e la Riviera del Conero, Numana e Sirolo, stanno sorgendo nuovi alberghi di lusso, segno che qualcuno inizia a credere nella potenzialità della regione. Mi piacerebbe che gli investitori riscoprissero anche le località dell’entroterra, dove però spesso non c’è più neanche un bar o dove mancano i servizi igienici pubblici o non ci sono strutture ricettive che hanno possibilità di dare ospitalità. Quando riusciremo a dare la sostenibilità economica ai territori, avremo la svolta. Mi piacerebbe vedere sempre di più un investimento che tende a riscoprire i borghi, il paesaggio, l’entroterra… il grande albergo non vive se non ci sono infrastrutture».

Il presidente butta il cuore oltre l’ostacolo, convinto che la strada imboccata sia quella giusta: il turismo può diventare un valore aggiunto, visto che la regione sta investendo in questo cambio di rotta. «Negli ultimi anni le presenze turistiche nelle Marche sono aumentate soprattutto in primavera e autunno, cioè non nel periodo balneare, ma quando ad essere più frequentate sono le città d’arte e i paesini immersi nella natura. Oltre a impegnarci nelle infrastrutture, abbiamo creato il bando Borghi, che mette a disposizione milioni di euro. Ora sono gli imprenditori a doversi fare avanti». Una strategia a lungo termine. «Sarà lei a vedere i risultati?» ha chiesto provocatoriamente il direttore Laurenzi riferendosi alle prossime elezioni regionali per chiudere in bellezza il talk: «Certo che sì», la risposta decisa del governatore Acquaroli prima di stappare lo spumante per il simbolico varo del Grand Tour delle Marche 2025.

Il varo del Grand Tour delle Marche con tutti i partners e gli amministratori dei Comuni delle tappe



Le tappe

Il Grand Tour delle Marche 2025 si è aperto ad Ancona con Tipicità in Blu (dal 17 al 23 maggio), prosegue poi a Civitanova Marche con Gustaporto (il 14 giugno) e Castelraimondo per l’infiorata del Corpus Domini (22 giugno). Poi la 60° Armata di Pentecoste – Sciò la Pica a Monterubbiano (28 giugno), il Brodetto show a Porto Recanati (29 giugno) ed Enosophia di Ripatransone (dal 4 al 6 luglio). Sempre a Ripatransone “Campanili al futuro” (il 12 e 13 luglio), poi a Sefro per l’abbinamento “la trota e il Verdicchio”. Dal 10 al 21 agosto Ascoli Piceno ospita “Ascoliva festival” mentre il 31 agosto c’è “Senigallia città gourmet”. Il 6 e 7 agosto a Sarnano appuntamento con la festa del ciauscolo e del salame spalmabile, mentre a Castelfidardo “PiF Premio Internazionale della Fisarmonica” dal 10 al 14 settembre. Dal 20 al 28 settembre a Potenza Picena “Il Grappolo d’oro” mentre a Macerata “Evo, i linguaggi del terzo millennio” (dal 25 al 28 settembre). Montecassiano ospita la Sagra de li sughitti dal 3 al 5 ottobre, mentre ad Appignano va in scena “Leguminaria” (dal 17 al 19 ottobre). Altri gustosi appuntamenti sono a Montedinove con “Sibillini in Rosa” (1 e 2 novembre); a Serrapetrona con “Appassimenti aperti” (9 e 16 novembre) e a Monteprandone la “Festa di San Giacomo della Marca” (28 novembre). Pieve Torina ospita a dicembre le “Terre del tartufo” mentre a Camerino il 6 gennaio torna la golosa Festa del Torrone.
Tutte le tappe su www.tipicita.it