Ancona-Osimo

Ancona, gran défilé in tv con ‘I Fantastici 5’ e con l’allenatore Raoul Bova

Il successo televisivo della serie andata in onda su Canale 5 dà grande visibilità al capoluogo. Le parole del vicesindaco Giovanni Zinni

La serie televisiva ‘I Fantastici 5’ interpretata da Raoul Bova e trasmessa in prima visione su Canale 5

ANCONA – S’è conclusa ieri sera su Canale 5 la terza e ultima puntata della serie televisiva ‘I Fantastici 5’ girata ad Ancona e interpretata da Raoul Bova. Diretta da Alexis Sweet e Laszlo Barbo e trasmessa in prima visione su Canale 5 dal 17 al 31 gennaio scorso, la serie che racconta la storia di un allenatore e di quattro atleti paralimpici è stata girata per diversi giorni in città, nella scorsa primavera ad aprile, e ha riscosso grande successo, attirando su Ancona e sui suoi scorci dall’alto e delle zone più emblematiche – duomo, Mole, Passetto, e naturalmente il PalaCasali, tempio dorico dell’atletica indoor, per citarne alcune –, ma anche su Portonovo, Numana e Sirolo e, in generale, sulla zona del Conero, l’attenzione di tanti telespettatori. Ad Ancona in passato sono stati ambientati diversi film, tra i quali Ossessione, di Luchino Visconti, nel 1943, La Ragazza Con La Pistola, di Mario Monicelli, nel 1968, o più di recente La Stanza Del Figlio, di Nanni Moretti, nel 2001.

Raoul Bova al Passetto coi fan (foto L.C.)

«Sicuramente c’è un ritorno di visibilità – commenta il vicesindaco Giovanni Zinni –. È evidente che la potenza della televisione a livello mediatico sia superiore a qualsiasi altro strumento. Ovvio che in questi casi non c’è un metodo per misurare i vantaggi ottenuti da un’operazione del genere. È evidente che più Ancona finisce su circuiti nazionali e internazionali, più facciamo conoscere la città, più rendiamo viva la stessa con gli eventi, più cerchiamo di rendere bella Ancona, tutto questo sommato, poi, nel medio periodo, sicuramente lascerà traccia. Soprattutto può stimolare anche l’interesse di qualche investitore per portare l’attività dalle nostre parti. Non dobbiamo farci prendere dalla foga di vedere subito i risultati ma non dobbiamo commettere l’errore di pensare che siccome un risultato forte, magari, non lo vedi subito allora si abbandona questa strada. Noi usciremo dal provincialismo soltanto quando Ancona sarà talmente conosciuta che ci saranno effetti visibili e tangibili. È una scommessa politica, c’è chi ci crede e chi no, la precedente amministrazione non ci credeva e noi sì».

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