Ancona-Osimo

Graduatoria infermieri, i sindacati chiedono «proroga di almeno un anno»

NurSind, Fials e Nursing Up chiedono anche la stabilizzazione del personale infermieristico precario e di quello assunto durante la pandemia di Covid

Infermieri

ANCONA – La Regione Marche attivi «con urgenza» un «procedimento che consenta la deroga della graduatoria» del concorso unificato per infermieri «di almeno un anno dalla sua naturale scadenza». La richiesta arriva dalle segreterie regionali dei sindacati degli infermieri NurSind (Donato Mansueto), Fials (Elena Michele) e Nursing Up (Domenico Sanfilippo).

«Come è noto il concorso della Regione Marche bandito nel 2019 ha subito molte vicissitudini e ritardi, gli esami concorsuali si sono svolti solo nel 2021, durante la pandemia – spiegano in una nota stampa – Molti concorrenti non potevano neanche partecipare perché impegnati a fronteggiare l’emergenza Covid nelle strutture sanitarie dove prestavano la loro attività lavorativa e delle oltre 12.000 domande presentate solo 2.254 infermieri riuscirono ad essere ammessi nella graduatoria finale».

I sindacati ricordano che «la Regione Marche ha sempre dichiarato che ci sarebbero state oltre 2.000 nuove assunzioni di personale sanitario quindi, considerata anche la notevole carenza di risorse infermieristiche, si prevedeva che in due anni questa graduatoria si sarebbe presto esaurita. Invece non è stato cosi. Infatti circa la metà dei colleghi infermieri in graduatoria, aspettano la chiamata per la collocazione a tempo indeterminato presso il Servizio Sanitario della Regione Marche».

NurSind, Fials e Nursing Up, evidenziano che «alcuni infermieri sono attualmente impiegati a tempo determinato da anni nei servizi sanitari della Regione Marche, acquisendo esperienza e competenze specifiche nelle varie unità operative specialistiche, superando da tempo positivamente ‘il periodo di prova’ legato alla assunzione a tempo indeterminato e ad ora senza una proroga temporale della graduatoria, si rischia di perdere definitivamente tali risorse e di creare gravi carenze all’interno delle Unità Operative».

Secondo i sindacati «del tutto incomprensibile inoltre è anche la decisione di non rendere fruibile la graduatoria ad altre Regioni, scelta che ha condizionato fortemente lo scorrimento della stessa. Il Servizio Sanitario della Regione Marche si può permettere questo inutile e dannoso spreco di risorse umane? Per il concorso unificato del 2019 sono stati spesi fondi di bilancio, tempo, energie senza contare l’impegno, la speranza ed i sacrifici di tanti professionisti Marchigiani che attendono di potersi avvicinare presso la propria famiglia. Ribadiamo pertanto la richiesta della proroga della graduatoria necessaria per poter dare la possibilità alle neo Aziende Sanitarie Territoriali ed alle altre Aziende Sanitarie della Regione Marche di attingere dalla graduatoria» agevolando «le prassi burocratiche, riducendo inutili oneri amministrativi e ridando speranza a tutti coloro che con grossi sacrifici si sono classificati utilmente in graduatoria».

L’auspicio espresso dai tre segretari regionali, è quello che «anche che la Regione Marche interceda e solleciti il governo centrale affinché sia inserito l’emendamento nel decreto Mille proroghe, in virtù dell’incontro avuto in Regione» tra le organizzazioni sindacali alla presenza dell’assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini e il Dipartimento Salute della Regione Marche. I sindacati «ribadiscono con forza la necessità di prorogare tutte le graduatorie concorsuali in essere e di rinnovare i tempi determinati fino a definizione delle varie scadenze, si sollecita altresì con urgenza di adempiere alla procedura di stabilizzazione sia della legge Madia che di quella Covid» concludono.

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