Ancona-Osimo

«Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Se non a scuola dove?»: protesta dem in Aula contro Latini

Alcuni consiglieri regionali del gruppo Pd hanno protestato con cartelli arcobaleno contro il no dell'assessore Giorgia Latini al gender nelle scuole

Il consiglio regionale delle Marche
Il consiglio regionale delle Marche

ANCONA – Protesta del gruppo consiliare del Pd nell’Aula dell’Assemblea Legislativa dopo le affermazioni dell’assessore regionale con delega all’Istruzione, Giorgia Latini, che ieri in un post su Facebook, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia (che ricorre oggi 17 maggio) aveva detto «no al gender nelle scuole» ed aveva chiesto al Ministero dell’Istruzione di ritirare la circolare con cui, secondo l’assessore, «si invitano docenti e scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’ambito dei principi nazionali e internazionali».

Il consigliere de Pd Romano Carancini

Nel cartello con sfondo arcobaleno che alcuni consiglieri del Pd hanno esposto sui separatori in plexiglass che dividono i banchi dell’Aula campeggiava la scritta: «Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Se non a scuola dove?».

Un’azione di protesta che non è passata inosservata ai consiglieri di maggioranza, alcuni dei quali l’hanno contestata come contraria al regolamento. Tra questi il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Andrea Putzu che ha definito i cartelli come «folkloristici», mentre il consigliere regionale dei Civici Giacomo Rossi ne ha chiesto la «rimozione».

Per il dem Romano Carancini si è trattato invece di «un innocente cartello che parla di diritti delle persone» ed espressione «di dissenso» rispetto alla parole dell’assessore Latini. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli ha invece aggiunto: «Che il Pd che faccia queste “cosine” da gruppo minoritario mi sembra un po ridicolo» ha detto, aggiungendo che «l’Assemblea ha una sua dignità» e che con l’azione di protesta dei dem «non diamo un buono spettacolo». Affermazioni alle quali Carancini ha replicato affermando «rivendichiamo con orgoglio» di essere minoranza, a voler evidenziare una presa di distanza dalle affermazioni dell’assessore Latini.

Alla polemica è intervenuta anche la Lega, con la consigliera regionale Anna Menghi, la quale nel sottolineare che «i diritti sono fondamentali per tutti – ha fatto notare che – il Ddl Zan è stato bocciato dal parlamento» e che «un assessore regionale, nell’ambito del suo ruolo e delle sue prerogative, può esprimere un indirizzo», ma la consigliera del Pd Anna Casini ha replicato spiegando che «il Ddl Zan non c’entra assolutamente» e che le «regole del Consiglio sono spesso disattese». Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini nel precisare che «non si discute l’importanza delle giornate internazionali» ha disposto la rimozione dei cartelli, spiegando che il dibattito andava «ricondotto ai temi all’ordine del giorno».

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