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Marche, polemica sulla gestione pandemia. Acquaroli: «Carenza atavica di sanitari». Morani (Pd): «Fuffa»

Pd all'attacco sulla gestione della pandemia. Dalle vaccinazioni all'occupazione ospedaliera Morani e Mastrovincendo vanno all'affondo. Il governatore si difende e fa il punto sulla situazione

ANCONA – «Tra prime, seconde e terze dosi stiamo effettuando 18mila somministrazioni giornaliere, la metà in più rispetto a quanto facevamo nella prima fase». Lo fa sapere il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli facendo il punto sulla pandemia. Tra Open Day e punti di popolazione, nelle Marche è corsa al vaccino. Nelle ultime settimane le nuove misure varate dal governo, tra obbligo vaccinale per gli over 50, l’estensione del Super Green pass a numerose nuove attività e l’accorciamento della sua validità, insieme all’anticipo sui tempi di esecuzione del booster, hanno comportato una riorganizzazione della campagna vaccinale.

In pochi giorni «stiamo riallestendo centri vaccinali che possano essere adeguati allo scenario che ci è stato prospettato – prosegue – e che possano dare più stabilità alla campagna anche in futuro. Sta di fatto che numeri così elevati, in un tempo così ristretto, richiedono pazienza e comprensione da parte di tutti perché sicuramente disagi ce ne sono stati e potrebbero capitare anche in futuro. Come è capitato per il numero verde, a causa del numero elevatissimo di chiamate».

Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche

Il governatore si difende dalle polemiche sollevate dall’opposizione.
Affrontando il nodo scuola, con le nuove regole per la quarantena, spiega che «anche le conseguenze, in caso di studenti positivi, dovranno essere gestite da un sistema già fortemente stressato. Non dobbiamo mai dimenticare che il nostro impegno si esprime in un quadro di carenza atavica di personale sanitario in ogni settore, che è la conseguenza di scelte compiute in altri tempi. È lo stesso personale che si occupa delle vaccinazioni, di tamponi e tracciamento e delle Usca, proveniente dai reparti ordinari e sottratto quindi all’attività distrettuale dei dipartimenti di prevenzioni e alla gestione della rete territoriale e in parte ospedaliera. La classica coperta corta che per coprire una parte ne scopre necessariamente un’altra».

Acquaroli sottolinea la «fase complicata ma molto diversa rispetto allo scorso anno, perché almeno per ora le nostre strutture ospedaliere non sono convertite per la sola pandemia, ma riescono, nella stragrande maggioranza, ad occuparsi anche delle altre patologie», mentre per quanto riguarda l’andamento del contagio «un elemento va letto positivamente»: «Qualche settimana fa, prima delle Festività natalizie, la nostra regione aveva un tasso settimanale di incidenza di positivi ogni 100 mila abitanti tra i primi in Italia. Oggi abbiamo invece un tasso che ci vede nelle posizioni di coda in questa classifica nazionale».

Polemica del Pd

La parlamentare Alessia Morani attacca il governatore Acquaroli e l’assessore Saltamartini sulla gestione della pandemia, e in riferimento a quest’ultimo spiega «da un assessore così performante (Saltamartini, ndr) mi aspetto solo le dimissioni». «Dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sul Covid arriva solo “fuffa ideologica” – spiega –  e niente sulle soluzioni da adottare per risolvere i problemi di una regione la cui sanità è in gravissima sofferenza e che sta reggendo solo grazie ai lavoratori e alle lavoratrici della sanità che con coraggio ed abnegazione lottano tutti i giorni dentro e fuori gli ospedali».

Alessia Morani, parlamentare Pd

«Come pensa di aumentare il numero di vaccinati nelle Marche – si domanda Morani – , lo sa che siamo agli ultimi posti in Italia? Abbiamo una scopertura vaccinale di circa 4 punti percentuali rispetto alla media nazionale nella classe di età da 20-59 anni, il ritardo sui 12-19 anni è anch’essa di 4 punti e di 2 punti sui 60-69enni. Siamo scandalosamente in ritardo sui 5-11 poiché la media italiana è del 14,5% mentre quella marchigiana del 6,5%.
Presidente Acquaroli, lo sa che in giro per le Marche nei centri vaccinali è il caos e le persone sono inferocite per la Sua disorganizzazione? I centri vaccinali verranno aumentati? Verrà assunto del nuovo personale? Coinvolgerete i pediatri per convincere le famiglie dei bambini a vaccinarli?».

La parlamentare dem punta il dito anche sul fatto che nel conteggio quotidiano dei positivi «non vengono considerati» quelli risultanti dai tamponi antigenici «come hanno fatto ad esempio Toscana, Emilia Romagna e Lazio», sulle ospedalizzazioni che secondo la dem sarebbero il «triplo rispetto alla media italiana», oltre che sui pazienti in attesa nei Pronto Soccorso: «Non sarà mica perché volete tenere più basso il numero dei ricoveri?».

Sulle perplessità sollevate dal governatore sullo strumento del Green pass, Morani spiega che «non è un arbitrio, ma una condizione per non chiudere le attività produttive».

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd

Ad andare all’attacco è anche il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo che interviene sulla vaccinazione e sulla saturazione ospedaliera da parte dei malati covid: «Le Marche sono purtroppo ai vertici delle classifiche nazionali di occupazione di posti letto nelle terapie intensive (di cui l’83% sono non vaccinati) evidentemente si è fatto troppo poco sulle vaccinazioni. La pressione sulle intensive coinvolge ovviamente le equipe di anestesia e rianimazione con forti ripercussioni sulle attività chirurgiche programmate che sono così ridotte. Ieri e oggi abbiamo assistito a code chilometriche per gli open day vaccinali con tensioni e disagi per migliaia di cittadini. Da un anno, come Gruppo Pd, chiediamo più centri vaccinali permanenti sul territorio ma siamo rimasti inascoltati».

Poi l’accento sulla carenza di personale sanitario e sul «grande lavoro svolto dagli operatori sanitari sul territorio» che «stanno ancora aspettando le migliaia di assunzioni annunciate dall’assessore Saltamartini. È tempo di bilanci per la Giunta di destra nella gestione della pandemia: il risultato è catastrofico e qualcuno dovrebbe rispondere dei danni che sta provocando alla comunità marchigiana».

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