Ancona-Osimo

Forza Italia di Senigallia solidale con Ancona sulla vicenda Inrca: «Serve un cambio di marcia»

In una nota stampa il commissario forzista di Senigallia fa fronte comune con gli esponenti dorici sulla vicenda dell'Inrca di Ancona. Ecco cosa è successo

Inrca Ancona

ANCONA – Il depotenziamento dell’Inrca di Ancona, in favore della sede osimana, torna al centro del dibattito. A sollevare la questione, era stato il Comitato di Forza Italia di Ancona che per voce di Teresa Stefania Dai Prà, aveva più volte denunciato il tentativo di smantellare la struttura di Ancona, polo di eccellenza nella presa in carico dei pazienti geriatrici, per via delle «continue emorragie di personale medico».

Ora anche il coordinamento di Forza Italia di Senigallia, con una nota stampa, si allinea «alla battaglia per la tutela e difesa dei cittadini anziani dell’Inrca di Ancona e unisce la sua voce a quella del nostro partito nella città capoluogo». Il Commissario Forza Italia Senigallia Anna Maria Bernardini fa notare che «è indubbio che l’Inrca rappresenti un punto di riferimento per la cura e la ricerca delle problematiche in età geriatrica per tutto il territorio provinciale e che sia una eccellenza Regionale».

Per questo, «riteniamo sia opportuno rimuovere gli ostacoli che stanno emergendo in questi mesi sulla linearità della gestione ospedaliera e soprattutto che i medici ed infermieri siano messi nelle condizioni di svolgere al meglio il loro prezioso e delicato lavoro».

Recentemente Dai Prà era venuta a conoscenza di una lettera di diffida, inviata dalla direzione sanitaria del nosocomio geriatrico ai chirurghi dorici che si occupano di colecistectomie. Al centro della questione gli interventi eseguiti su quattro pazienti che sono stati operati ad Ancona anziché ad Osimo.

Nella missiva inviata dalla direzione ospedaliera si faceva riferimento alla necessità di operare ad Osimo per interventi di colecistectomia per «raggiungere l’obiettivo dei volumi minimi» ricorda Dai Prà, stabilito dal decreto 70/2015, «oltre che dalle direttive regionali applicative». Nella lettera si riporta che la sede individuata per questi interventi è quella di Osimo e che, al mancato raggiungimento dei volumi, si verrebbe a creare un probabile «abbattimento anche economico dell’attività produttiva».

La forzista di Senigallia aggiunge: «Auspichiamo che gli organi di competenza intervengano in tempi rapidi per dare risposte sulle criticità ampiamente dimostrate e che ci sia un reale cambiamento di marcia. Difendere il diritto alla salute degli anziani dovrebbe essere comune a tutte le forze politiche, l’Istituto di cura e ricerca – conclude – non è della sola città dorica ma un patrimonio di tutti noi cittadini Marchigiani».

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