Ancona-Osimo

Eutanasia, Antonio denuncia di nuovo l’Asur

Il 44enne marchigiano tetraplegico da 8 anni torna a denunciare Asur Marche dopo 20 mesi dalla sua richiesta di accesso al suicidio assistito e dopo tre mesi dalla conclusione di tutte le visite mediche previste

Filomenca Gallo, segretario Associazione Coscioni e avvocato di Mario

ANCONA – Antonio denuncia di nuovo Asur Marche. Il 44enne marchigiano, tetraplegico da otto anni, trascorsi 20 mesi dalla sua richiesta di accesso al suicidio assistito e dopo tre mesi dalla conclusione di tutte le visite mediche previste, assistito dal collegio legale dell’Associazione Luca Coscioni, ha presentato una nuova denuncia nei confronti di Asur Marche.

«La nuova azione legale arriva a seguito della diffida ad adempiere indirizzata all’Asur Marche lo scorso 6 maggio, – spiega l’Associazione Coscioni – a cui l’Azienda sanitaria non ha fatto seguito. Dall’invio della richiesta di suicidio assistito (2 ottobre 2020) ad oggi, Antonio ha presentato due diffide e due denunce verso la Azienda Sanitaria delle Marche, oltre ad una lettera di messa in mora e diffida ad adempiere al Ministro della Salute Roberto Speranza e alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia. Ha ottenuto un’ordinanza del tribunale di Fermo nell’ambito del procedimento d’urgenza instaurato contro l’Asur».

L’Associazione Coscioni fa sapere che l’Azienda sanitaria, «è stata obbligata a procedere alla verifica delle condizioni e a individuare le modalità di auto somministrazione e del farmaco. Le verifiche sono state effettuate e si sono concluse il 4 aprile 2022».

Filomena Gallo e Francesca Re dell’Associazione Luca Coscioni insieme a Giordano Gagliardini, co-difensori di Antonio affermano che «è inaccettabile che dopo quasi tre mesi dal completamento delle verifiche, ancora nessuna comunicazione è stata trasmessa ad Antonio che continua ad attendere risposte, ormai da anni» e che «nonostante il precedente storico di “Mario”, Federico Carboni, abbia dimostrato che l’accesso al suicidio medicalmente assistito è possibile e segue un iter preciso, i ritardi e le inadempienze della Asur continuano. Inoltre, abbiamo appreso per le vie brevi dal Comitato Etico Regionale delle Marche, che i pareri all’Asur Marche sono stati completati ed inviati il 16 giugno scorso. Nonostante questo, l’Azienda sanitaria non informa Antonio sugli esiti dei pareri. Continui ritardi che contribuiscono all’aggravamento delle sofferenze dei malati».

Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, osserva che «la storia di Antonio dimostra come sia fondamentale prevedere tempi certi nell’ambito del percorso di morte assistita, passaggio che la legge oggi in discussione in Parlamento neppure menziona. In assenza dei dovuti emendamenti migliorativi, che con l’Associazione Coscioni abbiamo proposto per una buona legge sul fine vita, l’attuale testo farebbe fare un passo indietro rispetto ai diritti conquistati insieme a tanti malati e recentemente applicati grazie al coraggio di “Mario”, Federico Carboni».

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