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Ancona, escrementi di piccione nei tavoli all’aperto e cibo scaduto: chiuso locale in via Maggini

Nel locale di via Maggini, sarebbero state riscontrate gravissime carenze igienico sanitarie, tanto da spingere le forze dell'ordine a disporne la chiusura immediata per salvaguardare la salute pubblica

La Questura di Ancona
La Questura di Ancona

ANCONA – Guano di piccione nei tavoli in cortile, cibo scaduto in frigorifero da oltre due anni e carne in stato di disfacimento. La Polizia ha chiuso uno storico locale sito in via Maggini ad Ancona, nel corso di servizi di controllo congiunti tra Polizia di Stato e Polizia Locale, coordinati dalla Questura di Ancona su indicazione del Prefetto di Ancona, condotti nel pomeriggio di ieri nel quartiere Piano San Lazzaro.

Operativi la Squadra Amministrativa e di Sicurezza della Questura, il personale dell’Ufficio Commercio della Polizia locale e gli Ispettori dell’Asur Marche. Nel locale di via Maggini sarebbero state riscontrate gravissime carenze igienico sanitarie, tanto da spingere le forze dell’ordine a disporne la chiusura immediata per salvaguardare la salute pubblica e una sanzione amministrativa di 3mila euro.

Al momento dell’ingresso nel locale gli Operatori avrebbero riscontrato la presenza di un giovane dietro al bancone intento alla mescita delle bevande, che sarebbe risultato privo di contratto di lavoro, una violazione che prevede una maxi-sanzione, che verrà disposta dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro con l’eventuale sospensione dell’attività.

In cucina, nei frigoriferi e sugli scaffali, sono stati rinvenuti prodotti alimentari per 51 kg, scaduti anche da oltre due anni, tra cui carne in stato di disfacimento. I poliziotti hanno contestato una sanzione amministrativa di 7mila euro. Inoltre, hanno rinvenuto 30 kg di prodotti non etichettati e non tracciati, e hanno rilevato la mancanza delle zanzariere in cucina, in violazione del Testo Unico Leggi Sanitarie, oltre alla mancanza del cartello degli orari di apertura e chiusura.

Nei tavoli e sopra un frigorifero posti in un cortile interno dell’esercizio, utilizzato per far accomodare i clienti, ci sarebbe stata una massiccia quantità di guano di piccioni. Il ristorante potrà riaprire solo dopo aver ripristinato le condizioni igienico/sanitarie e previo sopralluogo congiunto da parte della Squadra Amministrativa, del personale dell’Ufficio Commercio della Polizia Locale e dell’Asur.

Con l’ausilio del personale dei Reparti Prevenzione Crimine e delle pattuglie della Questura di Ancona, nel corso dei controlli sono state identificate 459 persone e controllai 197 veicoli. Le forze di polizia hanno poi eseguito dei controlli in due locali kebab: in uno di questi, in Corso Carlo Alberto hanno sanzionato il titolare per la mancanza del previsto copriabito per operare all’interno dell’esercizio commerciale. Stessa violazione riscontrata anche in un altro locale kebab, dove anche in questo caso il titolare è stato sanzionato.

Qui però è stato riscontrato anche il mancato rispetto degli orari, per la mancanza delle accise relative alla vendita di bevande alcoliche, e il titolare è stato sanzionato per circa 2mila euro. Lo stesso titolare è stato diffidato dagli agenti operanti ad etichettare gli alimenti entro 10 giorni. Infine, hanno accertato che il locale in questione occupava abusivamente il suolo pubblico con tavolini e sedie.

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