Ancona-Osimo

Elezioni: conto alla rovescia nelle Marche chiamati al voto 1.165.398 elettori

Oggi silenzio elettorale in vista del voto di domenica 25 settembre. Nelle Marche si vota in 1.571 sezioni elettorali. Chiamati alle urne 565.693 uomini e 599.705 donne

ANCONA – Sono 1.165.398 i marchigiani chiamati al voto (565.693 uomini e 599.705 donne) nella giornata di domani 25 settembre, dalle 7 alle 23, per il rinnovo del Parlamento. Con il taglio del parlamentari, la rappresentanza ragionale si riduce da 24 a 15: 5 senatori (2 eletti nei collegi uninominali e 3 nel proporzionale) e 10 deputati (4 eletti nei collegi uninominali e 6 nei listini). Per votare ci si dovrà recare al seggio con la scheda elettorale e un documento di identità valido.

Nelle Marche si vota in 1.571 sezioni elettorali. In provincia di Ancona i marchigiani chiamati al voto sono 359.873 (173.910 uomini e 185.963 donne), in provincia di Ascoli Piceno 162.941 (78.848 uomini e 84.093 donne), in provincia di Macerata 237.166 (115.077 uomini e 122.089 donne), in provincia di Pesaro Urbino 274.402 (134.019 uomini e 140.383 donne) e in provincia di Fermo 131.016 (63.839 uomini e 67.177 donne).

Le sezioni elettorali in provincia di Ancona sono 468, nell’ascolano 213, nel maceratese 321, in provincia di Pesaro Urbino 401 e nel fermano 168. Gli elettori residenti all’estero che hanno optato per il voto in Italia sono 92, 48 uomini e 44 donne.

Gli elettori marchigiani residenti all’estero iscritti all’Aire e quelli temporaneamente all’estero che votano per corrispondenza, sono complessivamente 133.665, di questi 132.932 quelli residenti all’estero iscritti all’Aire (66.662 uomini e 66.270 donne), e 733 quelli temporaneamente all’estero che votano per corrispondenza (319 uomini e 414 donne).

Gli elettori ricoverati in reparti Covid così come i degenti non Covid possono votare nelle sezioni ospedaliere o nei seggi speciali, mentre se sono in isolamento domiciliare possono chiedere di votare in un seggio speciale che raccoglie il voto a domicilio dopo aver fatto arrivare al sindaco del comune di residenza una richiesta di votare al proprio domicilio e un certificato medico.

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