Ancona-Osimo

Ancona e l’elettrificazione del porto, futuro non scontato

Se ne è parlato nel tour convegnistico che ha fatto tappa all'Autorità di sistema portuale. I fondi Pnrr ci sono, mancano regole snelle per la realizzazione dei lavori

Il convegno di stamattina all'Autorità di sistema portuale

ANCONA – Un convegno per parlare di porto, di elettrificazione, di “cold ironing”, di emissioni e, appunto, di futuro, come recita il titolo “Sali a bordo del futuro”, tour di convegni che stamattina ha fatto tappa all’Autorità di sistema portuale ad Ancona, dopo aver toccato le città portuali di Genova, Gaeta e Rimini. Un tour che è stato pensato da Enel non soltanto per discutere il tema della mobilità elettrica in mare, ma di mobilità elettrica integrata, in collaborazione con il gruppo Garbage di Ancona, che si occupa di recupero e trattamento di rifiuti.

«E’ un tour – ha spiegato Sonia Sandei, vicepresidente di Confindustria Genova e manager del gruppo Enel – che ci permette di parlare di decarbonizzazione, elettrificazione dei porti, di riduzione delle emissioni, ma anche di tutti i problemi che ci sono per realizzare tali progetti con i fondi Pnrr. L’80% delle emissioni nei porti derivano dalle navi in sosta e in manovra, se elettrifichiamo l’ultimo miglio abbiamo una migliore qualità dell’aria. Come azienda Enel abbiamo preso la strada della green power già dodici anni fa. La mobilità terrestre ha già cinque anni di storia in cui sono stati commessi errori ed è stato corretto il tiro. Dovremo cercare di non commetterli nell’elettrificazione dei porti. Basterebbe utilizzare le regole della mobilità terrestre anche in ambito marittimo».

«Un tema centratissimo, per una città come Ancona è ‘il’ tema – ha aggiunto il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli -. Transizione ecologica e miglioramento della qualità dell’aria: un tema che da anni attraversa la vita reale della città. Siamo passati dal dibattito pubblico al progetto, a un piano di azione nazionale, a finanziamenti per l’elettrificazione delle banchine dei porti italiani. Quando si passa dal dibattito pubblico a metterlo a terra sorgono i problemi, che vanno affrontati per superarli. E’ importante avere una condivisione dello stato dell’arte, oggi. Di cosa c’è bisogno per andare avanti. Ancona è disponibile a un impegno per affiancare gli operatori e sbloccare queste ultime difficoltà».

«Siamo impegnati in un percorso di trasformazione – ha detto il capitano di vascello Donato De Carolis per la Capitaneria di porto -. Il passaggio dalle posizioni scientifiche alla sua espressione in un disegno politico non è un processo scontato».

«E’ un momento importante per il nostro Paese per ammodernare il sistema di mobilità – ha dichiarato nel suo videointervento il viceministro alle infrastrutture, Edoardo Rixi -. Un tema fondamentale che deve accompagnarsi, in questo biennio, a una sostenibilità sociale ed economica. La mobilità anche nautica ha anche nella trasformazione in elettrico uno dei temi da affrontare in futuro, per rimodulare le emissioni e diminuire le negatività dell’utilizzo dei carburanti fossili tradizionali».

Sono intervenuti anche Paolo Baldoni amministratore delegato di Garbage, sull’utilizzo del Pelikan e sul progetto per ripulire i fiumi e i bacini delle Marche e dell’Abruzzo, e sul tema caldo del cosiddetto “cold ironing”, cioè della sosta elettrificata e a motori spenti delle navi in porto, Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti, e, naturalmente, il padrone di casa, Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale. Emilio Notti, tecnologo del Cnr, è intervenuto sul tema dell’elettrificazione delle imbarcazioni per la pesca.

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