Ancona-Osimo

Declassamento Questura di Ancona, via libera alla mozione. Rapa: «Questione al di là di ogni bandiera»

Il documento, approvato con 13 voti a favore e 3 contrari, impegna la Giunta regionale a fare il possibile per intervenire a livello nazionale al fine di scongiurare la retrocessione. Contraria la Lega che ritiene la retrocessione confinata al «ruolo dirigenziale»

Questura di Ancona

ANCONA – Prosegue la battaglia del Siulp per tentare di impedire il declassamento della Questura di Ancona. La questione è stata portata in consiglio regionale dal presidente dell’Assemblea Legislativa Antonio Mastrovincenzo e dal consigliere Boris Rapa che hanno presentato una mozione approvata nella seduta consiliare di martedì 19 marzo. Il documento, approvato con 13 voti a favore e 3 contrari, impegna la Giunta regionale a mettere in atto tutte le azioni possibili per intervenire a livello nazionale al fine di scongiurare la retrocessione.

Esprime soddisfazione il consigliere regionale Boris Rapa, per l’approvazione del documento: «La mozione è stata approvata a larga maggioranza tranne dalla Lega che ha votato contro».
Il consigliere di Uniti per le Marche auspicava l’unanimità per quella che definisce «una questione territoriale che va al di là di ogni bandiera».

Voto contrario da parte della Lega che ritiene non si tratti in realtà di un declassamento della Questura bensì «del ruolo dirigenziale» come spiega il capogruppo Sandro Zaffiri che evidenzia la prossima assunzione «di una ventina di nuovi poliziotti nella Questura di Ancona, come previsto dal decreto di sicurezza».

Una battaglia portata avanti già da diverso tempo dal Siulp che sta tentando tutte le strade per scongiurare la retrocessione della Questura dorica, preoccupati da quelle che ritengono le conseguenze inevitabili del declassamento, ovvero una diminuzione di risorse, sia umane che strumentali, e una riduzione dei livelli di sicurezza non solo nella città di Ancona, ma anche in tutta la provincia. Secondo il Siulp, infatti, i commissariati di Osimo, Jesi, Senigallia e Fabriano, soffrono già di lacune negli organici, così come la stessa Questura: «giornalmente non riescono a mettere in strada una volante del 113 su tutti i quadranti orari» scrive il Siulp in una nota che pone l’accento anche sulle «crescenti esigenze info-investigative della Digos e della Squadra Mobile e le esigenze legate all’immigrazione».

«Ritenevo che su un argomento così importante come la Sicurezza dei Cittadini vi fosse una totale condivisione di tutte le forze politiche – commenta Alessandro Bufarini, segretario provinciale del Siulp -. Non bisogna mai essere appagati, e mai dare per scontato che i numeri stanziati dalla politica corrispondano alle reali esigenze del territorio, non considerando il monito delle rappresentanze sindacali, come il Siulp».  «Prendiamo atto delle rassicurazioni del rappresentante della Lega, che ha votato contro, ma continuiamo a ribadire che nella Nostra realtà, declassata, la Politica ed i vertici del Ministero dell’Interno e del Governo non hanno ben considerato le attuali difficoltà nel garantire il normale e costante controllo del territorio». Ancona, in quanto capoluogo di regione, vede rappresentate nella Questura dorica tutte le Specialità della Polizia di Stato, con gli Stabilimenti e Centro Raccolta Armi di Senigallia, unico a livello Nazionale.

 

 

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