Ancona-Osimo

Covid, la variante Centaurus nelle Marche. Tutto quello che c’è da sapere

I primi tre casi sono stati individuati tutti in provincia di Ancona. Omicron 4 è invece scomparsa. Gli esperti Menzo e Giacometti, fanno il punto sulla nuova variante

Immagine di repertorio

ANCONA – La variante Centaurus è arrivata anche nelle Marche. A dirlo è il virologo Stefano Menzo. Al momento, spiega il direttore del Laboratorio di Virologia dell’ospedale regionale di Torrette (Ancona) si tratta di tre casi della variante Omicron del SARS-CoV-2, BA.2.75, meglio nota come Centaurus, tutti rilevati in campioni provenienti dalla provincia di Ancona.

Nelle Marche resta prevalente la variante Omicron BA.5, che ha soppiantato definitivamente Omicron BA.4 che ormai non viene più rilevata nei campioni analizzati.

Stefano Menzo
Il direttore della Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, Stefano Menzo

Per quanto concerne l’andamento del virus SARS-CoV-2 che oltre all’incremento dell’incidenza dei casi positivi sta facendo registrare anche una crescita dei ricoveri nei reparti non intensivi, con i posti letto in area medica occupati per l’11,5% da pazienti positivi al Covid (dato al 12 ottobre), il professor Menzo afferma: «Spero che questa onda epidemica si esaurisca già a partire dalla prossima settima e che arrivino pochi ricoveri di pazienti gravi». 

«La vaccinazione contro il virus resta fondamentale – dice – e andrebbe fatta anche ai bambini e ai ragazzi, anche a quelli che non hanno una condizione di fragilità. Nelle Marche, oltretutto, si sta somministrando il vaccino aggiornato alla variante Omicron BA.5 che protegge non solo dalla malattia ma può proteggere anche dal contagio». 

La variante Centaurus

Andrea Giacometti, primario Clinica di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona

Centaurus è un lignaggio, o per così dire un sottovariante di Omicron, il cui primo sequenziamento è avvenuto in India. «Tra la variante Centaurus e la variante Omicron 5 non c’è grossa differenza dal punto di vista della patogenicità. Differenze semmai c sono dal punto di vista della trasmissibilità del virus», spiega l’infettivologo Andrea Giacometti.

Secondo il professor Giacometti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale regionale di Torrette, Centaurus «potrebbe rivelarsi più contagiosa di Omicron 5, ma non più pericolosa dal punto di vista della malattia, per cui chi ne è infettata non dovrebbe andare incontro a malattia più grave. Se un paziente contagiato da Omicron 5 è in grado di infettare fino a 16 pazienti, uno che ha contratto Centaurus può arrivare ad infettarne anche 20».

Maggiore preoccupazione c’è piuttosto per un’altra variante del virus, osserva Giacometti, riferendosi a «Cerberus, che sembra essere ancora più contagiosa di Centaurus». L’infettivologo evidenzia che «con la quarta dose del vaccino si evita di sviluppare malattia polmonare grave».

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