Ancona-Osimo

Covid Marche, numeri in crescita. Donati: «Situazione sotto controllo negli ospedali»

Cresce l'occupazione ospedaliera dei pazienti positivi così come l'incidenza dei nuovi contagi. Il virus rialza l testa ma la situazione non è ancora preoccupante. Il punto con il primario della terapia Intensiva di Torrette

ANCONA – Il virus rialza la testa nelle Marche dove tornano salire i “numeri” del covid. Dopo una ripresa della crescita dell’incidenza, che aveva preso avvio già una settimana fa, tornano a crescere anche le terapie Intensive e l’Area medica.

Rispetto a sette giorni fa, il numero di letti occupati in terapia Intensiva sale dal 6 all’8% (dato al 28 ottobre 2021), due punti percentuali in più: in questi reparti sono ricoverate 17 persone.

Per quanto riguarda invece l’Area medica (dato Agenas al 28 ottobre) l’occupazione di pazienti covid in questi reparti cresce dal 5 al 6%, un punto percentuale in più rispetto a ieri: in questo caso i degenti positivi al virus ricoverati sono 59.

Il tasso cumulativo di incidenza settimanale dei nuovi positivi su 100 mila abitanti passa da 34 a 43,70 (dato al 28 ottobre 2021). Raffrontando il dato ospedaliero marchigiano con quello italiano, le terapie Intensive a livello nazionale toccano il 4% mentre l’area medica è al 5%.

Abele Donati, primario Clinica di Anestesia e Rianimazione Torrette

«Siamo in una situazione assolutamente ancora sotto controllo – rassicura il professor Abele Donati, primario della terapia Intensiva dell’ospedale regionale di Torrette – Per ora non stiamo a preoccuparci. Certo è che più infetti ci sono e maggiore è il rischio che alcuni di loro possano aver bisogno della terapia Intensiva. Qualcosa in più ci aspettiamo, ma al massimo pensiamo di arrivare poco sopra i 20 pazienti ricoverati». Tra i degenti del reparto Intensivo «il 90% non sono vaccinati contro il covid».

Le Marche in ogni caso restano saldamente in zona bianca. In base ai nuovi parametri, modificati in estate, in caso di incidenza di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%.

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