Ancona-Osimo

Coronavirus, al via l’obbligo delle mascherine per i bambini. Tutto quello che c’è da sapere

Dal 4 maggio dai 6 anni in su le dovranno indossare nei luoghi chiusi aperti al pubblico, inclusi mezzi di trasporto e dove non si può mantenere la distanza. Avitabile (Federfarma): «Fuori in orari e posti meno frequentati»

Mascherina Elexia Beachwear (Falconara)

ANCONA – Anche i bambini dovranno indossare le mascherine nei luoghi chiusi. Scatta infatti da lunedì 4 maggio l’obbligatorietà di indossare la protezione facciale per i bambini dai 6 anni in su, mentre per i più piccoli non è stato introdotto l’obbligo. Non più confinati in casa con l’avvio ufficiale della fase due, quella della convivenza con il virus, i bambini potranno passeggiare, andare al parco e entrare nei negozi, a patto però di indossare la mascherina. Dovranno indossarle nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto pubblici, oltre che in tutte le occasioni in cui non si potrà mantenere la distanza minima di sicurezza. Una obbligatorietà, quella di indossare protezioni facciali, che scatta anche per gli adulti nei luoghi chiusi e negli ambienti di lavoro dove non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza di un metro. Ma qual’è la situazione nelle farmacie? «Le mascherine si trovano ormai in tutte le farmacie delle Marche dove sono arrivati quegli approvvigionamenti che consentiranno di far fronte alla richiesta da parte della popolazione, dopo un primo periodo di difficoltà nel reperimento» spiega Andrea Avitabile, presidente Federfarma Ancona.

Insomma i marchigiani possono tirare un sospiro di sollievo, dal momento che secondo Federfarma, sono disponibili in tutte le farmacie mascherine Ffp2 per adulti e bambini, oltre a quelle chirurgiche per gli adulti.

Andrea Avitabile, presidente Federfarma Ancona

Ma cosa è bene che indossino i bambini? «Nelle farmacie sono disponibili sia le mascherine Ffp2 che quelle cosiddette di comunità, ovvero le mascherine in stoffa che però non sono un presidio sanitario. In genere si consiglia una Ffp2 se il bambino deve recarsi dal pediatra o all’ospedale, altrimenti per andare al parco e anche all’interno di un negozio è sufficiente che indossi una mascherina in stoffa che può essere sanitizzata lavandola e che può garantire comunque una buona protezione rispettando la distanza di sicurezza».

Come si prospetta a suo parere la seconda fase? «Dipenderà molto dal rispetto delle misure di sicurezza previste e la mascherina in tal senso sarà essenziale. Per quanto riguarda i bambini è fondamentale anche osservare una corretta igiene al rientro a casa, con un accurato lavaggio delle mani».

Insomma l’attenzione e lo scrupolo sono d’obbligo. «È bene aumentare le norme igieniche e lasciare le scarpe fuori di casa al rientro sarebbe l’ideale. Con le riaperture qualche piccola attenzione non fa male di certo, ovviamente senza arrivare agli eccessi». «Ai genitori – conclude – consiglio di usare calma e intelligenza: portate fuori i bambini negli orari meno frequentati e in luoghi dove non c’è troppo movimento. In questa maniera si potrà stare più tranquilli».

Per proteggere i bambini si potranno utilizzare anche mascherine di comunità auto-prodotte, a patto che siano in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e aderenza, che permettano di coprire dal mento fin sopra il naso.

Da lunedì 4 maggio le mascherine potranno essere acquistate nelle farmacie al prezzo massimo di 50 centesimi al netto dell’Iva e il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri nel corso del punto stampa di oggi ha annunciato che a breve saranno pronti i primi prototipi di mascherine per bambini che consentiranno di ipotizzare una «riapertura delle scuole».

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