Ancona-Osimo

Coronavirus, Carnielli (Salesi): «Crescono i casi di neonati positivi in Terapia intensiva»

Il primario dell'ospedale dei bambini di Ancona spiega che nell'ultimo mese sono stati quattro i ricoveri. «Un trend che rispecchia la maggiore diffusione del virus nella popolazione»

ANCONA – Un neonato di due giorni partorito da una mamma positiva al covid-19 è stato ricoverato nella giornata di martedì 17 novembre, nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Salesi di Ancona, diretto dal primario Virgilio Paolo Carnielli. Il piccolo, per il quale sono in corso gli accertamenti volti ad individuare l’eventuale positività al virus, è uno dei 4 casi che si sono succeduti nell’ultimo mese nel reparto, con maggiore frequenza rispetto al passato.

Ieri mattina è stato invece dimesso, dopo un ricovero di tre giorni, un bambino di poche settimane, risultato positivo al virus, ora in isolamento nella sua abitazione insieme alla mamma, anche lei positiva, e al papà. Con il crescere dell’ondata di contagi nella popolazione, c’è un incremento anche di neonati che contraggono il covid-19.  «I casi cominciano ad essere più numerosi perché il virus è più diffuso nella popolazione – spiega il professor Carnielli –  e c’è maggior consapevolezza nelle mamme, le quali  in alcuni casi possono essere positive e asintomatiche».

Una evenienza che fortunatamente non crea particolari problemi di salute nei neonati, come precisa il primario, ma grande apprensione nelle famiglie e uno sforzo organizzativo nelle strutture ospedaliere: «I neonati possono avere un respiro accelerato o sintomi lievi», non sono stati intubati, ma piuttosto «tenuti in osservazione in via precauzionale». I piccoli ricoverati in genere contraggono il virus dai genitori o «più raramente dalla mamma al momento del parto» prosegue il professor Carnielli.

«La trasmissione del virus ai bambini attraverso la placenta materna è estremamente raro e solo in donne fortemente malate» spiega il primario, sottolineando che i neonati lo contraggono piuttosto con il contatto ravvicinato con la mamma positiva, «con un colpo di tosse o uno starnuto se la mamma non indossa la mascherina e non rispetta il distanziamento, mentre se queste misure vengono rispettate il contagio è altamente  improbabile».

Il professor Carnielli spezza una lancia in favore dell’allattamento materno al seno anche quando la mamma è positiva: «La possibilità di trasmissione è bassissima» spiega, precisando che solo 3 bambini su 100 contraggono il covid-19 in questo modo. «Se le norme igieniche vengono rispettate il virus non si contrae. È importante che le mamme indossino la mascherina, rispettino il distanziamento e lavino spesso le mani, solo in questo modo si possono proteggere i neonati».

La maggiore diffusione del virus fa crescere anche il numero delle mamme positive che però «arrivano in ospedale in condizioni di salute migliori rispetto alla prima fase emergenziale», conclude il primario.

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