Ancona-Osimo

Covid-19 e fake news, il virus si nutre della disinformazione. Ecco quello che c’è da sapere

Dal trattenere il respiro al bere liquidi caldi per combattere il Covid-19, le bufale imperversano sui chat e social. Facciamo chiarezza con l'infettivologo Andrea Giacometti

ANCONA – Trattenere il respiro, bere acqua e liquidi caldi, per non parlare della vitamina C come panacea. Sono davvero moltissime le fake news legate al Coronavirus che stanno circolando in questi giorni in cui siamo alle prese con una emergenza sanitaria mai vista nella storia.

Sedicenti esperti e “tuttologi” dell’ultima ora diffondono consigli arrivati a loro dire direttamente dalla Cina o da fonti pseudo “attendibili”, offrendo consigli in pillole su come contrastare il temibile virus. Con quale risultato? Di certo non fanno chiarezza, anzi tutt’altro, questi rimedi non fanno altro che alimentare confusione e panico già dilaganti fra la popolazione. Il tam tam sui social e le chat li rende virali con il rischio di mettere ulteriormente in pericolo la salute delle persone e di andare a gravare su un sistema sanitario a un passo dal collasso con medici e infermieri ridotti allo stremo delle forze.

Ma quali sono i più diffusi? Una delle “bufale” più in voga al momento è quella secondo la quale bere bevande calde uccida il virus o che fare gargarismi con sostanze disinfettanti impedisca al Coronavirus di scendere nella gola e nei polmoni. Ma davvero bastava sciacquarsi la gola per prevenire o arrestare il virus? Certo è che se fosse stato così semplice ora non ci ritroveremo al punto in cui siamo, cioè nel bel mezzo di un coprifuoco e senza poterci spostare nel comune a noi vicino. Insomma una pandemia che probabilmente si nutre più di tutto della disinformazione e della sottovalutazione. Altra fake news gettonatissima è quella che attribuisce alla vitamina C la capacità di prevenire e curare il virus.

Le bufale sul Coronavrus

Per non parlare poi di presunte sanificazioni attraverso elicotteri o di audio di infermieri e medici che assicurano che se si andrà avanti così il personale sanitario si vedrà costretto a scegliere chi curare. Ma qual’è la realtà? Cosa c’è di vero in tutto questo? Lo abbiamo chiesto al professor Andrea Giacometti, primario della Clinica di Malattie Infettive di Torrette

«Queste fake news appoggiano la loro credibilità su argomenti pseudo-scientifici o, meglio, su argomentazioni scientifiche erroneamente interpretate e poco approfondite» spiega. Sulla teoria del trattenere il respiro per più di 10 secondi il professor Giacometti spiega che «una ridotta capacità respiratoria può avere molte cause: il fumo di sigaretta, patologie che hanno ridotto le capacità ventilatorie polmonari (come la bronchite cronica, l’asma, l’enfisema polmonare), patologie cardiache, persino alterazioni della normale morfologia della colonna vertebrale e delle costole. Ma l’errore nella fake è l’affermare che se il test viene superato “in pratica non c’è alcuna infezione”. Non è possibile escludere l’infezione in questo modo: ci può essere benissimo, tanto più che la maggior parte delle infezioni da Coronavirus danno pochi sintomi».

«Bere acqua regolarmente lava la bocca e spinge il virus nello stomaco dove l’acido ne determina la distruzione – prosegue, peccato che i Coronavirus possano essere trasmessi anche per via oro-fecale, tanto è vero che in altri Paesi hanno messo a punto un sistema per rilevarlo tramite tampone rettale anziché naso-faringeo». Inoltre il primario sottolinea che bere acqua a sufficienza e con regolarità è vero che «mantiene idratato il corpo nel suo insieme, compresi gli epiteli delle vie respiratorie. Una disidratazione causa infatti un rallentamento del movimento delle ciglia delle cellule ciliate ed eccessiva viscosità del muco. Però non è che si debba bere un bicchiere ogni preciso intervallo di tempo: lo scopo non è lavare la bocca ma idratare il corpo. Dovremmo farlo sempre, anche quando sarà passata questa epidemia da Coronavirus».

Professor Andrea Giacometti, Direttore Clinica di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona

Sulle disinfezioni “volanti” il primario precisa che «non si hanno notizie di elicotteri che abbiano sparso sostanze disinfettanti in giro», mentre sulla questione vitamina C spiega che «da anni si discute la capacità di questa vitamina nel prevenire e/o curare le malattie da raffreddamento, dal semplice raffreddore all’influenza.

La vitamina C non ha capacità antivirali dirette, ossia non uccide i virus alle concentrazioni ottenibili nei tessuti del corpo umano. Tuttavia è un antiossidante e, come tale, ostacola l’effetto dannoso dei famigerati radicali liberi. È utile anche in altre funzioni importanti dell’organismo, tra le quali le difese degli epiteli, delle vie sanguigne e della circolazione. Quindi è ovvio che non deve esserci carenza di questa vitamina (basta una dieta sana mediterranea) ma non speriamo che ingurgitandone in alte dosi uccida il Coronavirus».

Infine per quanto concerne l‘impegno dei medici e degli infermieri Giacometti è chiarissimo: «Si fanno in quattro per tutti, non stiamo scegliendo chi salvare e chi no. La grande attivazione di tutto il sistema Stato (non solo Sanità) garantirà la cura per tutti, ovviamente con sacrifici economici non indifferenti. Noi medici abbiamo in testa e nel cuore il giuramento di Ippocrate e cureremo tutti, senza distinzione».

Il senatore Coltorti

Le fake news però non sono solo sanitarie. Nei giorni scorsi sulle chat stava circolando la notizia che da oggi ci sarebbero state «misure per chiudere la televisione e WhatsApp» con tanto di messaggio a corredo ad assicurarne la provenienza, manco a dirlo, da fonte attendibile.

«Ma come si può dar credito a queste fandonie – si interroga il senatore Mauro Coltorti -? Qualcuno forse pensa che il virus si trasmetta anche via cavo? Magari qualcuno fa una battuta ed il credulone di turno lo diffonde sui social. Poi persone senza spirito critico lo ritrasmettono impauriti. Magari qualcuno lo dice ai genitori anziani che, soprattutto in questi giorni, guardano la televisione dalla mattina alla sera. Uno dei genitori lo dice alla vicina e così il virus della disinformazione continua a propagarsi. Il governo sta invece facendo di tutto per andare incontro ai nostri concittadini che sono stati colti dal virus mentre erano all’estero per i più svariati motivi. Sta anche lavorando alle misure per far ripartire la nostra economia appena la crisi sanitaria cesserà. Non stiamo in poltrona mai».

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