Ancona-Osimo

Contratti di sviluppo, il ministro Urso: «Ricostruzione e rigenerazione modello che vogliamo portare all’attenzione nazionale»

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy è intervenuto ad Ancona in occasione della presentazione dei primi due contratti di sviluppo nelle aree del cratere che coinvolgono Ariston Group e Gruppo Lube

ANCONA – Ricostruzione e rigenerazione «un modello, un esempio di quello che possiamo, vogliamo fare, di quello che il Made in Italy, il sistema Italia è in condizione di realizzare con investimenti significativi, grazie anche al supporto pubblico, come doveroso, in un ecosistema estremamente favorevole alla crescita del Made in Italy in settori che sono di orgoglio della nostra produzione e del nostro lavoro». Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando con i giornalisti in Regione ad Ancona, a margine della presentazione dei primi due contratti di sviluppo che coinvolgono Ariston Group e Gruppo Lube.

I contratti di sviluppo sostengono gli investimenti produttivi di rilevante dimensione finanziaria e impatto sui territori dei crateri 2009 e 2016, principalmente di tipo innovativo, con un’attenzione particolare alla transizione economica, ecologica e digitale, all’impatto occupazionale e alla crescita dimensionale delle imprese, a valere su Next Appennino – Fondo Complementare Aree SISMA 2009 – 2016.

Alla presentazione, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Commissario Straordinario Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, il presidente esecutivo Ariston Group, Paolo Merloni, il chief technology and operations officer di Ariston Group, Umberto Crovella, il ceo del Gruppo Lube, Fabio Giulianelli, il responsabile coordinamento operativo del Gruppo Lube, Marcello Giulianelli, il responsabile research & development del Gruppo Lube, Alessio Sileoni.

In questo modo, ha detto il ministro «si può sicuramente intercettare al meglio investitori stranieri che vogliono realizzare i loro obiettivi nel nostro paese, avendo ad esempio delle aziende italiane che hanno saputo conquistare una leadership nel settore, per esempio, delle cucine in Italia e un’altra azienda come Ariston che ha dimostrato come si possa creare una grande multinazionale che rimane fortemente e saldamente con i piedi qui nel nostro territorio. Due esempi, due modelli che vogliamo portare all’attenzione nazionale, di qui la mia presenza oggi, ma ancora di più a quella dei tanti che guardano al nostro Paese per costruire i loro sogni produttivi».

In questo modo, ha detto il ministro «si può sicuramente intercettare al meglio investitori stranieri che vogliono realizzare i loro obiettivi nel nostro paese, avendo ad esempio delle aziende italiane che hanno saputo conquistare una leadership nel settore, per esempio, delle cucine in Italia e un’altra azienda come Ariston che ha dimostrato come si possa creare una grande multinazionale che rimane fortemente e saldamente con i piedi qui nel nostro territorio. Due esempi, due modelli che vogliamo portare all’attenzione nazionale, di qui la mia presenza oggi, ma ancora di più a quella dei tanti che guardano al nostro Paese per costruire i loro sogni produttivi».

Nelle Marche segnate da terremoti e da alluvioni, il ministro ha parlato anche di un disegno di legge: «Il governo ha fronteggiato l’emergenza dell’alluvione con un primo provvedimento con oltre 2 miliardi di euro, era doveroso – ha detto -, nel contempo ha presentato un organico disegno di legge sulla ricostruzione che sarà un prontuario di intervento in ogni caso. Quel disegno di legge oggi è all’attenzione del Parlamento, quindi può essere migliorato. Prescrive cosa debba fare lo Stato italiano», cosa si possa fare di più insieme «in ogni evento emergenziale, frutto di catastrofi naturali».

Secondo il ministro «era doveroso farlo perché da una parte bisogna sempre fronteggiare le emergenze in maniera tempestiva come abbiamo fatto, ma dobbiamo anche creare un sistema legislativo, normativo, istituzionale che sappia come reagire subito, in ogni caso, per essere sempre più vicini ai nostri cittadini e alle nostre imprese».

Urso ha spiegato di aver inserito nel provvedimento «una norma che riguarda il sistema delle assicurazioni per rendere certo che ove i cittadini, ci auguriamo sempre più, ove le imprese, ci auguriamo sempre più, decidano di assicurarsi contro gli eventi catastrofali, siano sicuri che una volta che si verifichi, purtroppo, l’evento, siano sicuri che le assicurazioni paghino e subito e nel provvedimento è previsto che debbano subito pagare almeno il 30% così da consentire all’impresa di riattivare subito la sua attività produttiva, questo a beneficio di tutti» e «di consentire al cittadino di poter rientrare, utilizzando le risorse così ottenute, immediatamente nella propria casa. Crediamo che occorre espandere – ha concluso – e incentivare anche l’assicurazione privata contro gli eventi catastrofali».

Grazie a incentivi per circa 46 milioni di euro, saranno generati nel territorio marchigiano investimenti per circa 190 milioni di euro per dare impulso al rilancio e allo sviluppo dei territori dell’Italia centrale. Fra gli investimenti spiccano i progetti di reshoring, ovvero di ritorno nel centro Italia di capitali economici e umani.

Gli investimenti generati sono di molto superiori agli incentivi, anche grazie alla quota ingente di spesa programmata dai privati. Le risorse impegnate da Ariston Group, azienda con sede a Fabriano ammontano a circa 100 milioni di euro, a fronte di circa 16 milioni di euro di contributo. L’investimento di Cucine Lube, azienda con sede a Treia, ammonta a 43,9 milioni di euro a fronte di 9,5 milioni di euro di contributo.

Il progetto Ariston Group mette in campo un piano di investimenti focalizzato sulle tecnologie rinnovabili e ad altissima efficienza, rafforzando l’infrastruttura e investendo in ricerca e sviluppo per accelerare innovazione sul fronte del prodotto e del processo produttivo. Previste iniziative di decarbonizzazione dei processi produttivi e di rilancio socioeconomico locale. Il progetto Lube prevede la creazione di una nuova unità produttiva a Treia per il mercato estero, nella quale verranno realizzate cucine, mobili per il living (montati e smontati) e armadi smontati, con un impatto occupazionale di 56 posti di lavoro in più. Gli investimenti, avviati a marzo, termineranno a dicembre 2025, con l’avvio a pieno regime nel 2026.

Per i medi investimenti (misura B1.2), per le Marche gli incentivi sono pari a 21,4 milioni di euro e genereranno 45 milioni di investimenti. Di questa misura fa parte anche la linea dedicata al riutilizzo delle macerie da demolizione, che collega il riciclo delle macerie (B3.3) all’obiettivo dell’economia circolare, attivando in modo integrato azioni per la ricostruzione, la rigenerazione urbana e lo sviluppo economico sociale.

La Cabina di coordinamento integrata, presieduta dal Commissario alla Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016 Guido Castelli, ad oggi ha complessivamente sbloccato risorse per 205 milioni di euro per le Marche, che vanno a sostenere 627 progetti generando 438 milioni di investimenti.

Il governatore Acquaroli ha sottolineato che si tratta di «investimenti importanti che danno vita a una nuova opportunità di rigenerazione economica e sociale del nostro territorio. Testimoniano l’attenzione del Governo e di tutte le istituzioni non solo nei confronti della ricostruzione post sisma, ma anche della volontà di credere nelle potenzialità delle nostre aree interne. Il bando ha visto prime due imprese marchigiane che investono in progetti innovativi, segno inequivocabile della forza delle nostre aziende e della loro volontà di puntare sulle Marche. Grazie anche a loro crediamo che la nostra regione possa diventare sempre più protagonista, capace di superare questa difficile fase che ci vede in transizione. Abbiamo tutte le carte in regola e gli strumenti per tornare a essere una regione trainante del Pil nazionale e, soprattutto, un territorio capace di trattenere le migliori energie per sostenere e rilanciare lo sviluppo economico. I progetti finanziati testimoniano come sia possibile collegare, concretamente, le politiche della ricostruzione post sismica alla rigenerazione economica delle comunità colpite. Ringrazio il Ministro Urso per essere nuovamente nel nostro territorio e per testimoniare l’attenzione del Governo verso le Marche e verso i territori colpiti dal sisma».

Secondo il Commissario Guido Castelli i progetti Ariston e Lube dimostrano che il Piano nazionale complementare sisma rappresenta «una straordinaria opportunità per i territori dell’Appennino centrale che, nel frangente, hanno dimostrato una grande vitalità nel proporre investimenti strategici. Nel corso di questi mesi abbiamo registrato come nel cratere operino imprese, piccole e grandi, pronte a mettersi in gioco attraverso programmi di sviluppo capaci di generare valore economico-sociale e posti di lavoro per gli anni a venire. Insieme al Presidente Acquaroli, prima da assessore alla ricostruzione e ora da commissario straordinario, ho condiviso fin da subito l’importanza di dare forma a una visione strategica per i territori marchigiani colpiti dal sisma, che insieme a quelli delle altre regioni sono al centro di una rinnovata attenzione del Governo nazionale. Attenzione confermata dalla significativa presenza qui ad Ancona del Ministro Urso, che ha potuto constatare la rilevante domanda di imprenditorialità e di innovazione che, attraverso i bandi del Pnc del programma NextAppennino, è stata espressa dai territori. Qui c’è davvero la possibilità di rilanciare con forza l’economia di quel centro Italia che anche prima del 24 agosto del 2016 presentava segni di debolezza e che oggi, grazie anche al nuovo slancio che stiamo imprimendo alla ricostruzione, deve tornare protagonista a livello nazionale».

Il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano ha evidenziato che «si mette in luce la capacità della nostra regione di produrre ricchezza, nonostante le difficoltà che ha incontrato e che continua ad incontrare a causa delle diverse calamità naturali che ha vissuto».

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