Ancona-Osimo

Il Consiglio approva all’unanimità: «Nessuno spazio pubblico ad associazioni che richiamino l’ideologia fascista»

I consiglieri hanno approvato la mozione di Sel-Abc e l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza: non saranno più concesse a nessun partito durante la campagna elettorale, le sale del consiglio comunale di Palazzo degli Anziani e l’ex sala del Consiglio a Palazzo del Popolo

Consiglio Comunale
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ANCONA- “Stop all’utilizzo delle sale ad associazioni che si richiamino direttamente all’ideologia fascista”. Ieri, il Consiglio comunale (5 febbraio) ha approvato all’unanimità la mozione presentata dai consiglieri Francesco Rubini e Stefano Crispiani di Sel-Ancona Bene Comune. Il Consiglio ha voluto dare un segnale forte dopo i tragici fatti di Macerata. Si pone un freno anche alla polemica scoppiata dopo la richiesta di concessione dell’ex sala del Consiglio comunale da parte di CasaPound per presentare i suoi candidati alle elezioni.

La mozione prevede che «non potranno in alcun modo essere rilasciate concessioni di occupazione di suolo pubblico o di utilizzo di spazi di proprietà comunale alle organizzazioni e alle associazioni che si richiamino direttamente all’ideologia fascista, ai suoi linguaggi e rituali, alla sua simbologia, o che esibiscano o pratichino forme di discriminazione non rispettando l’arti. 3 della Costituzione». Inoltre, chiunque richieda l’utilizzo di aree e sale pubbliche, dovrà presentare una domanda nella quale dichiara di rispettare la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione e la Legge Mancino. In pratica, deve dichiarare di non riconoscersi nell’ideologia fascista. «Un grande risultato politico, contro ogni fascismo e razzismo» ha commentato Rubini.

Il consiglio comunale ha approvato, con la sola astensione di Daniele Berardinelli (FI), anche l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza: non saranno più concesse a nessun partito durante la campagna elettorale, le sale del consiglio comunale di Palazzo degli Anziani e l’ex sala del Consiglio a Palazzo del Popolo. In aula per l’approvazione della mozione di Sel-Abc anche alcuni rappresentanti dell’Ambasciata dei Diritti e di Csa Asilo Politico.

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