Ancona-Osimo

Ancona, Concato in platea canta tra il pubblico. Foto con la gente mentre si esibisce

L'artista milanese è stato ad Ancona con il suo ˊMusico ambulante tourˊ tra aneddoti e canzoni

Fabio Concato ieri sera al Teatro delle Muse, ad Ancona

ANCONA – Concato show: l’artista scende dal palco e la gente lo abbraccia. Lui si siede in platea e strappa baci, foto e sorrisi. Applausi a non finire per il cantautore milanese che ieri (31 gennaio) si è esibito al Teatro delle Muse di piazza della Repubblica, dove ha portato il suo ˊMusico ambulante tourˊ (produzione Skyline).

In tanti ad ascoltarlo per rivivere i successi di una vita: da ˊFiore di maggioˊ a ˊM’innamoro davveroˊ, per finire con ˊRosalinaˊ passando da ˊGuido pianoˊ e ˊTi ricordo ancoraˊ. E anche se era un mercoledì di gennaio, Concato ha intonato ˊDomenica bestialeˊ per citare poi «Nina dolce amore» in ˊSexy tangoˊ.

“Posso baciarti?” E Concato dice sì

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Tanti gli aneddoti raccontati da Fabio Concato, pseudonimo di Fabio Bruno Ernani Piccaluga: dalla sua canzone scartata a Sanremo agli episodi in cui lo scambiano per De Crescenzo e Marco Ferrandini. Simpatico, spontaneo, disponibile. Urla per un bis: desiderio esaudito con ˊTi tengo dentro meˊ.

Persino quando, microfono alla mano, è sceso dal palco intonando una delle sue canzoni intramontabili. Ha percorso la platea attraversando le file di poltrone rosse per finire in fondo, sotto la galleria. Qui, qualcuno gli ha chiesto una foto. Poi un’altra e un’altra ancora. E quindi lui, mentre la musica andava, ha scherzato: «Ma io devo cantare».

Fabio Concato si ferma per strada

E via con i selfie sotto le casse. Una signora, dalla platea, gli ha persino chiesto se potesse baciarlo: «Fabio, posso baciarti?». Concato ha smesso di cantare, l’ha guardata e le ha risposto: «Cosa intendi per baciare?». Quindi l’abbraccio in mezzo alla gente e un bacio sulla guancia tra un inchino e l’altro.

Lui che torna in scena solo dopo essersi seduto tra le prime file, mentre continua a cantare da seduto, prima di raggiungere i suoi musicisti. Uno spettacolo dal sapore vintage: certamente anni ’80, benché tra il pubblico ci fossero pure tanti giovani. All’uscita dal Teatro, Concato si è fermato con la gente, in mezzo alla strada, parlando a lungo con alcune persone disabili che erano andato ad ascoltarlo. Applausi.

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