Ancona-Osimo

Ancona, chiude un altro negozio. La titolare di “Fantasie di carta” in lacrime: «L’online ci ammazza»

La stoccata al Comune: «Il sindaco non ci ha mai aiutato, abbiamo sempre fatto tutto da soli. Ma il primo cittadino dovrebbe stare al fianco di tutti, anche di chi, come noi, ha sempre creduto nella cultura e non negli eventi di massa»

Roberta Pesaresi dice addio al commercio di Ancona

ANCONA – Ad Ancona dopo McGregor, chiude anche Fantasie di carta. Il negozio di via degli Orefici abbasserà la serranda tra qualche mese. Commovente l’addio della titolare, Roberta Pesaresi, che posta un messaggio rivolto alla clientela su Facebook.

«Sarà l’ultimo Natale insieme a me e al negozietto, perché vado in pensione – fa sapere Pesaresi –. Sicuramente terrò aperto anche a gennaio, massimo febbraio. Grazie ai clienti che hanno amato il negozietto, ma anche agli amici che mi hanno aiutato: Vera, Mariarosa, Gianfelice, Chiara, Nicolò, Alessandro, Davide. E alle persone che hanno lavorato con me: Alessandra, Emma e Elena. Grazie a Via degli Orefici. perché è come stare in famiglia. Vi aspetto per gli acquisti natalizi e per un saluto».

LEGGI PURE: Chiude McGregor, storico negozio di Ancona. La titolare in lacrime

E in tanti, in questi giorni, stanno entrando in quel locale da favola, a metà tra sogno e realtà, con creazioni di carta e oggettistica varia, per salutare Roberta. Anche noi CentroPagina siamo entrati e abbiamo intervistato la commerciante. L’ultima di una lunga serie che si appresta a lasciare il commercio anconetano.

«Sono stanca, questo settore non è più come una volta. È una mia scelta, davvero sofferta. Ma ho tante idee in testa. È chiaro che sia dispiaciuta – riflette lei – questo locale è una mia creazione, è come un figlio, ma la gente ormai compra tutto online e non vale più la pena tenere aperto. La mia attività – prosegue la donna – è un negozio molto particolare di artigianato italiano ed estero, ma forse non basta più per una città come Ancona».

LEGGI PURE: Ancona, valzer di negozi: c’è chi apre, c’è chi chiude

Roberta, che prima lavorava in una erboristeria, ha aperto 11 anni fa. È una di quelle imprenditrici che in via degli Orefici ci ha creduto e ha contribuito a rilanciarla. «L’80% del mio guadagno proviene da acquisti online di persone fuori Ancona. Gli anconetani non vengono più in centro, non girano più e i siti come Amazon ci hanno dato una bella batosta. La città è cambiata in peggio».

LEGGI PURE: Chiude Paco’s, storico negozio di Ancona. «Scelta sofferta ma consapevole»

Qualche giorno fa anche Daniela Rossini, di McGregor, in via San Biagio, diceva lo stesso: «Ancona è una città strana, ora vorrei solo lasciare un ricordo bello ai clienti e alla mia gente. Mi sembra di vivere la storia del film C’è posta per te, in cui un megastore fagocita una piccola libreria. L’online e l’avvento del web ci stanno piano piano mangiando tutti».

Roberta, artigiana di qualità, sorride e trattiene le lacrime. Mentre la intervistiamo, sta impacchettando alcuni prodotti da spedire altrove, fuori Ancona: «Vede, ormai funziona così. Ti arriva l’ordine online con il pagamento elettronico e tu spedisci la merce». Le saracinesche di Fantasie di Carta si abbasseranno ad inizio 2024, quando Roby dirà addio al suo locale di 25 metri quadrati.

LEGGI PURE: Ancona, chiude il negozio di abbigliamento Twins

L’abbraccio dei colleghi a Roberta

Ma Roberta è un vulcano, una di quelle che non riescono a fermarsi nonostante la pensione: «Ho già in testa mille cose, continuerò alcune collaborazioni e poi si vedrà». Non manca una stoccata al Comune: «Questa giunta non ha contribuito al rilancio del vicolo. L’amministrazione Mancinelli, tramite la Cna, ci aveva fornito il suo patrocinio, ma l’attuale Sindaco, Daniele Silvetti, non ci ha aiutato».

LEGGI PURE: Ancona, chiude (anche) Pop Corn

«Io credo che il primo cittadino debba rappresentare e aiutare tutti, anche chi, come me, non l’ha votato. Ma forse noi di via Orefici qui diamo fastidio, in un certo senso. Ormai, si pensa solo agli eventi di massa, alla festa del mare e alla notte bianca. Invece noi abbiamo sempre puntato sulla cultura, con eventi di musica, ballo e teatro, fra tenori e dj. D’altronde, si dice che con la cultura non si mangia, ma io voglio continuare a spingere sul sapere. E via degli Orefici rimarrà per sempre nel mio cuore».

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare