Ancona-Osimo

Le Marche inaugurano il Centro Oncologico di Ricerca: innovazione, tecnologia e velocità

UnivPm e Azienda Ospedali Riuniti delle Marche insieme per un progetto unico. Già operativa l'aula multimediale connessa alla piattaforma che mette in rete tutte le oncologie della regione, per dare una risposta rapida ai malati per i quali il fattore tempo è cruciale

La presentazione del Centro Oncologico Regionale Marche

ANCONA – Taglio del nastro per il primo Centro Oncologico di Ricerca delle Marche (Corm). La struttura, polo clinico d’eccellenza dove si concentrano competenze altamente specialistiche per offrire risposte complete ai pazienti oncologici e supporto ai loro familiari, è stata inaugurata oggi – 23 aprile – agli Ospedali Riuniti di Ancona.

Ad illustrare il cuore del progetto, stato realizzato grazie alla sinergia tra l’Università Politecnica delle Marche e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti delle Marche, sono stati il direttore degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi, la professoressa Rossana Berardi, primario della Clinica Oncologica di Torrette. Presenti il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, il vicepresidente Gianluca Pasqui, il vicecapogruppo della Lega Mirko Bilò, il vescovo di Ancona Monsignor Angelo Spina, insieme ad altre autorità.

Innovazione, tecnologia e presa in carico efficace e tempestiva dei pazienti oncologici sono i punti forti del Corm, che, come ha sottolineato la professoressa Rossana Berardi, primario della Clinica di Oncologia di Torrette, «rappresenta una nuova dimensione di rete tra le oncologie della regione».

Il Cancer Center, operativo già da oggi, è una vera e propria struttura virtuale, un’aula multimediale collegata ad una piattaforma, che punta a dare un taglio deciso ai tempi di attesa per un consulto o una visita oncologica con i migliori specialisti della Clinica Oncologica, centro di eccellenza, laddove il tempo è un fattore cruciale che può fare la differenza.

Il cuore del Corm è appunto una piattaforma informatica di telemedicina a cui potranno accedere tutti i medici di medicina generale, gli oncologi ed altri specialisti «per affidare il paziente a quel segmento di cura di cui necessita presso la nostra struttura – spiega il primario -, ma anche per chiedere un secondo parere o anche per condividere il percorso terapeutico». I medici potranno porre il proprio quesito sulla piattaforma e in questo modo riceveranno rapidamente una risposta. Inoltre il paziente oncologico viene preso in carico automaticamente dal Cancer Center.

Le riunioni settimanali con gli oncologi prenderanno avvio già dalla prossima settimana e si terranno ogni giovedì. Grazie al Centro Oncologico Regionale Marche, nel tempo massimo di una settimana un malato oncologico, senza spostarsi da casa, potrà avere un consulto e anche un appuntamento per una visita che sarà preso direttamente dal team del centro senza dover ricorrere al Cup.

Grande la soddisfazione della professoressa Berardi che ha lavorato alla costruzione del progetto per cinque anni. Un progetto, spiega, «sospinto dai pazienti, dalle associazioni e dalle persone che si prendono cura degli oncologici, oltre che dalle istituzioni».

Nella stessa giornata è stato inaugurato anche il Molecular Tumor Board un gruppo multidisciplinare a valenza regionale il cui obiettivo è «mappare in maniera più estesa e più efficace il tumore dei pazienti, attraverso l’analisi di pannelli di geni che possano poi consentire al paziente di accedere ai protocolli più innovativi di terapia».

L’obiettivo del CORM, su questo versante, è quello di offrire una consulenza genetica ai soggetti che sono e pensano di essere ad aumentato rischio di tumore a causa di una predisposizione ereditaria.

Compito del Molecular Tumor Board quello di ampliare le piattaforme di sequenziamento dei geni espressi dalle neoplasie con moderne tecniche di Next Generation Sequencing (NGS) e di tradurre le complesse informazioni molecolari in dati fruibili dai clinici; di progetti di intelligenza artificiale, di sperimentazioni cliniche e progettualità di divulgazione con la piena collaborazione delle associazioni di volontariato della rete della Marcangola.

Si tratta di una eccellenza nel panorama nazionale che prevede la presenza di un team di professionisti di grande esperienza, competenze interdisciplinari, percorsi organizzati per patologie e terapie personalizzate, facilities per il paziente, tecnologie all’avanguardia, ricerca clinica traslazionale e di base, stretta collaborazione con i migliori centri internazionali.

Rossana Berardi e Gianluca Pasqui

Il direttore degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi, ha parlato di «un capolavoro di collaborazione fra Regione Marche, Università Politecnica delle Marche, Azienda Ospedaliero Universitaria» che ha portato alla nascita della rete virtuale dell’oncologia, «nella quale potranno entrare tutti i cittadini del territorio» così «da garantire a tutti le stesso opportunità di cura senza doversi spostare fuori regione».

Il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori ha sottolineato che «la multidisciplinarietà è essenziale per prendere in carico il paziente secondo logiche innovative e la condivisione tra tradizione e nuove tecnologie rappresenta il futuro del nostro sistema socio-sanitario».

Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, ha evidenziato che si tratta di «un passo avanti» che schiera la l’oncologia marchigiana in una posizione «non solo di ricerca, ma anche di applicazione delle cure in modo totalmente diverso: è come portare l’innovazione di una nicchia su una vasta scala. Degli effetti ne avremo il polso con l’andare del tempo, ma certamente è un grande progresso».

Il Cancer Center che affonda le sue radici nella tradizione dell’Istituto Oncologico distrutto dalla frana del 1982 e mai ricostruito, oltre che nella Clinica Oncologica dell’azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, servirà non solo i pazienti oncologici delle Marche, ma sarà un punto di riferimento per tutto il medio Adriatico.

La benedizione

Una struttura ad alta tecnologia in grado di offrire risposte a 360 gradi alle persone affette da una patologia tumorale e di garantire la continuità della cura una volta dimesse, grazie ad un approccio multidisciplinare.

La ricerca, fondamentale per migliorare la qualità e i risultati di cura, già condotta dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, sarà ulteriormente declinata in tutti gli ambiti e le fasi del processo di cura: nella prevenzione e nello screening, nelle tecniche di diagnostica, nello sviluppo di nuovi farmaci e di terapie di supporto, nella chirurgia laparoscopica e robotica, nella radioterapia.

Il tutto a garantire uniformità ed organicità nei processi di cura capaci di aprire spazi terapeutici ed assistenziali innovativi. Determinante appare, infatti, in questo contesto, il ruolo svolto proprio dalla ricerca che sarà ulteriormente declinata in tutti gli ambiti e le fasi del processo di cura.

Non solo, il Centro svolgerà una serie di altre funzioni riassumibili nella promozione e consolidamento della rete regionale che sarà costituita per il pieno raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in area oncologica; nel supporto allo sviluppo di tutte le istanze del servizio sanitario in ambito di prevenzione territoriale e ospedaliero; nella promozione della ricerca clinica e traslazionale in ambito oncologico; nello sviluppo della genetica oncologica per tumori ereditari che necessitano del Centro ad Alta Specializzazione di Riferimento Regionale; nel consolidamento dei percorsi di diagnosi e cura dei tumori con particolare riguardo alle neoplasie, in modo da rendere fruibile nell’intero tessuto della rete regionale la già consolidata esperienza della Clinica Oncologica nell’ambito della rete nazionale dei tumori rari; nella promozione del “model” e “operational PDTA” sull’esempio già esistente delle neoplasie neuroendocrine.

Il ruolo del Corm accresce anche il valore dell’intera Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, la quale proprio per la sua valenza regionale di ospedale ad alta specializzazione e per la sua integrazione con l’Università Politecnica delle Marche – Facoltà di Medicina e Chirurgia, è stata individuata quale istituzione più idonea ad accogliere il Cancer Center. Un riconoscimento che premia di fatto le Marche a livello nazionale, sostenuto da centinaia di benefattori, tra cui aziende, imprenditori, associazioni e privati che ne hanno consentito la realizzazione.

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