Ancona-Osimo

Caro carburante, benzina e diesel alle stelle. Federconsumatori: «Persone preoccupatissime, cambiano le abitudini»

Alla pompa benzina e diesel sono ormai alle stelle. Analizzando i dato dell'Osservaprezzi del Mise relativo al capoluogo, si scopre che ad Ancona il prezzo della benzina ha sfondato quota due euro al litro

Una pompa di benzina nell'hinterland dell'anconetano

ANCONA – Torna a salire il prezzo del carburante nelle Marche. Alla pompa benzina e diesel sono ormai alle stelle. Analizzando i dato dell’Osservaprezzi del Mise relativo al capoluogo, si scopre che ad Ancona il prezzo della benzina (servito) ha sfondato quota due euro al litro e tocca i 2,169 euro, mentre al self sfiora i due euro e si aggira attorno ai 1,979 euro.

Non va meglio neanche per il gasolio, che alla pompa costa attorno ai 2,259 euro al litro (servito) mentre al self si attesta attorno a 1,949 euro al litro. Il gpl costa attorno ai 0,849 euro, mentre il metano, sempre nel capoluogo si aggira intorno a 1,939 euro.   

Una pompa di benzina nell’hinterland dell’anconetano

Insomma prendere l’auto è diventato un lusso e sono tante le segnalazioni che ogni giorno arrivano alla Federconsumatori. «Le persone sono preoccupatissime per il caro carburante – spiega la presidente regionale di Federconsumatori, Patrizia Massaccesi – i rincari infatti si ripercuotono a cascata anche in altri settori, portando in maniera più generalizzata ad un caro vita, legato ai maggiori costi per il trasporto, per cui a crescere è anche il prezzo degli alimentari».

Secondo Federconsumatori Marche, a creare apprensione tra la popolazione sono anche i rincari energetici: «Ci chiamano continuamente perché non riescono più a pagare le bollette di luce e gas – spiega – e questo porta anche un cambiamento nelle abitudini di vita delle persone: molti ci dicono di essere costretti a fare la lavatrice di notte per risparmiare, o di accendere il forno per cucinare il meno possibile, ma il timore è che con questi prezzi di benzina e gasolio in tanti si limiteranno nel prendere l’auto, rinunciando alla fine anche a fare viaggi e spostamenti non necessari».

Massaccesi spiega che «da tempo i confederali chiedono un incremento degli stipendi proprio per far fronte ai rincari, speriamo in un intervento del governo perché famiglie e anziani così non ce la fanno».

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