Ancona-Osimo

Carceri, nelle Marche 877 detenuti per 835 posti: il 22% aspetta la sentenza definitiva. Giulianelli: «Misure alternative per decongestionare»

Il garante dei diritti dei detenuti ha illustrato i dati sulla situazione dei penitenziari della regione, esprimendo preoccupazione anche per i reclusi con problematiche psichiatriche

ANCONA – A fronte di una capienza di 835 posti nelle carceri marchigiane la popolazione di detenuti al 30 giugno è pari a 877 persone (281 stranieri), dei quali 679 quelli con condanna definitiva e un 22% in attesa di una sentenza definitiva (201, 121 dei quali in attesa di un primo giudizio, mentre i restanti 80 sono appellandi o ricorrenti in cassazione). A fornire il dato è l’avvocato Giancarlo Giulianelli, garante per i diritti dei detenuti della Regione Marche che ha effettuato un monitoraggio sulla situazione dei sei istituti penitenziari.

Giulianelli in un passaggio del suo discorso ha ricordato di aver evidenziato più volte le criticità presenti nelle strutture detentive della regione, dal sovraffollamento alla carenza di agenti di polizia penitenziaria, costretti «a turni incredibili». Secondo il garante c’è un «eccessivo ricorso alle misure cautelari».

Guardando ai dati sulle misure alternative al carcere, ovvero la detenzione domiciliare e l’affidamento in prova ai servizi sociali, ha spiegato che al 30 giugno 2023 nelle carceri marchigiane c’erano circa 380 detenuti ai quali resta da scontare una pena che va da pochi mesi a tre anni, un dato, che «sale a 505 se aggiungiamo i detenuti con una pena residua da 3 a 5 anni» in pratica quasi il 50% della popolazione detenuta delle Marche «potrebbe godere di pene alternative» che consentirebbero di «un decongestionamento delle strutture esistenti».

Il garante dei diritti Giancarlo Giulianelli

I detenuti con problematiche psichiatriche e psicologiche

Esprimendo preoccupazione per quanto avvenuto nei giorni scorsi nel carcere di Ascoli Piceno, dove «un detenuto con evidenti problematiche psichiatriche – ha detto – ha aggredito due agenti di polizia penitenziaria», il garante si è concentrato sulla situazione dei reclusi con problematiche psicologiche e psichiatriche, rimarcando la necessità di disporre di «strutture adeguate» per la cura di queste persone. L’auspicio di Giulianelli la sanità carceraria deve fare capo al Ministero e non alle Regioni.

Sulla situazione della Rems, presente a Macerata Feltria (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) il garante ha espresso la necessità di aumentare la capienza per far fronte a tutte le richieste, dato che nella struttura su 23 ospiti (età compresa tra 23 e 62 anni) presenti al 30 giugno a fronte di una capienza di 20 posti, c’è una lista di attesa di una ventina di persone.

Tra i fenomeni attenzionati dal garante c’è quello delle problematiche psicologiche e psichiatriche che affliggono il mondo giovanile, «un fenomeno che sta notevolmente crescendo» fra i minori a cui «si accompagna una carenza» grave di neuropsichiatri infantili nelle Umee, per questo Giulianelli si sta impegnando per la realizzazione di centri dedicati ai giovani, ovvero di comunità di tipo sociosanitario ad elevata intensità per l’inserimento di minori e giovani adulti con disagio psichico e psichiatrico, problematiche che «si stanno ripercuotendo anche a livello di devianza giovanile, che è stata potenziata dal Covid».

I dati sui detenuti nelle carceri e sugli agenti in servizio

Il carcere di Montacuto
Il carcere di Montacuto ad Ancona

E proprio sul fronte del sovraffollamento ha spiegato che le situazioni più problematiche sono quelle di Villa Fastiggi a Pesaro e del carcere di Montacuto ad Ancona: nella struttura pesarese al 30 giugno di quest’anno (dato del Ministero della Giustizia) erano presenti 220 detenuti, dei quali 27 donne e 87 stranieri, a fronte di una capienza di 153 persone, mentre nel carcere di Montacuto erano presenti 309 reclusi dei quali 117 stranieri, a fronte di una capienza di 256 posti.

Nella Casa circondariale di Ancona–Barcaglione erano 98 i detenuti, 40 dei quali stranieri, a fronte di una capienza di 100 posti; a Fermo 55 detenuti (14 stranieri) per 41 posti; a Marino del Tronto – Ascoli Piceno 99 reclusi di cui 21 stranieri a fronte di 103 posti e infine a Fossombrone erano presenti 96 detenuti 2 dei quali stranieri su una capienza di 182 posti.

Sul fronte del numero di agenti di polizia penitenziaria a Villa Fastiggi su un organico previsto di 188 agenti ne sono presenti 136; a Fossombrone 90 su un organico previsto di 129; a Montacuto 120 poliziotti in servizio su un organico previsto di 176 unita; a Barcaglione 36 a fronte di un organico che dovrebbe ammontare a 67 agenti; a Fermo 46 agenti su una previsione di 49; a Marino del Tronto 126 in servizio su una previsione di 162.

Nuove attività e servizi per i detenuti

Per quanto riguarda le attività rivolte ai detenuti, Giulianelli ha annunciato il raggiungimento di un accordo con la Lega nazionale dilettanti calcio, per selezionare detenuti in ogni istituto penitenziario delle Marche per formare una squadra che poi si sfiderà con i campioni nazionali, un progetto in partenza tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2024.

Il garante ha spiegato di aver chiesto al sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, di riattivare lo sportello Sio, informativo e orientativo per i detenuti, uno sportello, ha detto, formato da volontari e patronati che può aiutare i reclusi nelle pratiche burocratiche come la richiesta di pensione o altre necessità, ed ha spiegato che dal sindaco è arrivata la rassicurazione sul ripristino dello sportello. Inoltre, ha annunciato l’avvio da domani, 8 settembre a Macerata, in collaborazione con l’Università di Macerata, di un corso per tutori di minori stranieri non accompagnati.

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