Ancona-Osimo

Da Ancona a Capo Nord, Kyrylo Morresi: «Il viaggio è tutto quello che c’è prima della meta»

Missione compiuta per il 22enne di Civitanova Marche, studente al secondo anno di Ingegneria all'Università Politecnica delle Marche. In sella alla sua bici in 46 giorni ha macinato 5mila chilometri raggiungendo la sua meta in Norvegia. Il rettore Sauro Longhi: «Un messaggio di apertura»

Kyrylo Morresi esulta arrivato a Capo Nord
Kyrylo Morresi esulta arrivato a Capo Nord

ANCONA – Missione compiuta per Kyrylo Morresi il 22enne di Civitanova Marche, studente al secondo anno di Ingegneria Informatica e dell’Automazione all’Università Politecnica delle Marche. In sella alla sua bici in 46 giorni ha macinato qualcosa come 5mila chilometri riuscendo nella sua impresa: arrivare a Capo Nord in Norvegia. Un viaggio che Kyrylo ha definito «davvero pazzesco»: «Per me arrivare a Capo Nord non è vedere il globo, ma è tutto quello che c’è prima». Partito il 15 luglio scorso dal Polo Trifogli a Montedago, Kyrylo con la sua determinazione a la forza delle sue gambe ha attraversato ben 12 nazioni allungando il percorso di 500 chilometri rispetto a quanto aveva previsto prima di intraprendere la sua avventura: «Me la sono goduta veramente al massimo, ho visto delle città che non avevo messo nel piano iniziale, paesaggi strepitosi e conosciuto persone incredibili».

Un viaggio nel quale lo studente della Politecnica ha sfidato se stesso più volte, perché oltre ad allungare il tragitto, ha pedalato senza sosta addirittura per 24 ore riuscendo a percorrere 290 chilometri in un solo giorno. «È stata tosta – racconta – in alcuni momenti stavo per cedere fisicamente e mentalmente, ma ho resistito fino all’ultimo come ho fatto ogni singolo giorno di questo viaggio. Resistere oggi mi dà la motivazione per farlo anche domani. Ha sempre funzionato fino ad oggi, e di questo ne sono molto contento».

Kyrylo ha raccontato passo passo la sua avventura su Instagram e ha lanciato una campagna di raccolta fondi su GoFundMe dopo aver ricevuto tanti messaggi da amici e da persone incuriosite dalla sua impresa: «Sono dell’idea che per fare cose incredibili non ci vogliano doti incredibili. Non sono un atleta eppure eccomi qua al traguardo. Il messaggio che sto cercando di portare è: se posso farcela io voi non siete da meno». Ad oggi dei 1500 euro di obiettivo, sono già stati raccolti 518 euro che impiegherà per ricomprare l’attrezzatura video rimasta danneggiata dalle pedalate sotto la pioggia e per tornare a casa. Un rientro che per risparmiare pensa di fare in treno e autobus, ma che gli richiederà circa 100 ore di viaggio.

Kyrylo Morresi immortalato durante il suo viaggio

La scelta era caduta su Capo Nord perché come spiega lui stesso «non c’è niente di più a Nord, è un check point della mia vita». Dopo aver raggiunto l’ambita meta Kyrylo non ci pensa proprio a scendere dalla sella e ha già in mente nuove sfide, anche se fa sapere che intende concentrarsi su viaggi più brevi e si impegnerà sulla possibilità di consentire alle persone di viaggiare spendendo poco. La prossima meta però è top secret e la svelerà probabilmente a fine mese con un annuncio ufficiale. «Viaggiare in bici è il modo più incredibile di scoprire il mondo» conclude.

Il rettore Longhi dona a Morresi la felpa dell’Univpm prima della partenza

Grande la soddisfazione del rettore dell’Univerrsità Politecnica delle Marche Sauro Longhi per l’impresa del suo studente: «Una missione che dimostra ancora una volta la qualità dei nostri giovani studenti, sempre pronti ad impegnarsi, nello studio come nello sport – ha detto – . Portare lungo 5000 chilometri in bicicletta i valori della Politecnica, attraversare 12 paese d’Europa, è un messaggio di apertura, di incontro di culture diverse e di valori per rafforzare il paese a cui tutti apparteniamo, l’Europa».

Ti potrebbero interessare