Ancona-Osimo

Ancona, il candidato Daniele Silvetti all’attacco contro la giunta Mancinelli

L'esponente del centrodestra: «Sarà necessario un profondo lavoro di ricognizione economico-finanziaria, oltre che patrimoniale per capire su quali margini impostare il rilancio della città»

Daniele Silvetti in piazza

ANCONA – Le dichiarazioni della sindaca Valeria Mancinelli, nella sua relazione di fine mandato raccontata ai giornalisti venerdì scorso, hanno stimolato il candidato del centrodestra Daniele Silvetti a esprimere alcune considerazioni. «La giunta Mancinelli – afferma infatti Silvetti – è stata più dedita a chiudere le situazioni contingenti che a costruire un nuovo ruolo della città. Ha rinunciato alla creazione dell’identità cittadina al punto che il numero di abitanti è sceso inesorabilmente sotto i 98mila, perdendo all’incirca seimila residenti durante i suoi dieci anni di amministrazione». Qual è, dunque, la ricetta di Silvetti? «Sarà necessario un profondo lavoro di ricognizione economico-finanziaria, oltre che patrimoniale – spiega il candidato – per capire su quali margini impostare il rilancio della città. E serve anche una visione chiara sulle aziende partecipate dal Comune».

Silvetti non si ferma qui, perché aggiunge anche che la giunta Mancinelli «ha condotto Ancona ancor più nell’isolamento. Dopo dieci anni assistiamo ancora una volta alla narrazione del libro dei sogni e il nascondersi dietro alle risorse del Pnrr. Troppi i dossier ancora aperti: Uscita a Nord, mobilità, rapporti con il porto, decoro e pulizia della città. Servono soluzioni rapide ed immediate, oltre a una programmazione seria e fattibile a lungo termine». La ferma intenzione di avviare Ancona verso un nuovo inizio che non è solo nei progetti: «C’è anche una questione di fiducia che va riconquistata. A partire proprio dalla macchina comunale. Con i dipendenti va ricostruito quel rapporto di stima necessario per far sì che la pubblica amministrazione sia il miglior strumento per garantire le informazioni e il servizio al cittadino».

Nella giornata di ieri, tra l’altro, Daniele Silvetti, come ogni sabato, ha dedicato tempo all’ascolto dei cittadini della zona di piazza Salvo D’Acquisto attraverso l’iniziativa promossa da Fratelli d’Italia che avvicina i residenti per conoscere le reali necessità del territorio. I consiglieri comunali Angelo Eliantonio e Marco Ausili, insieme agli attivisti del partito, hanno percorso i tratti del quartiere che versano in condizioni più critiche. In fase di ascolto, con loro, anche il candidato Daniele Silvetti. «Ho vissuto qui per 14 anni – spiega Silvetti – è un quartiere che ho visto costruire, vivere e anche spegnersi. Conosco bene le situazioni e anche le opinioni di chi ci vive. Ma per fare una valutazione seria su come amministrare e sul da farsi più in generale, non posso agganciarmi solo ai ricordi. I quartieri hanno bisogno di nuova vita, di energia e di ritrovare quella stessa vitalità che anche il centro ha perduto».

Allungando il percorso Silvetti, Eliantonio, Ausili e i candidati della lista di Fratelli d’Italia hanno raggiunto anche la piscina comunale di Ponterosso. Qui i lavori di riqualificazione allo stato attuale sono fermi e in notevole ritardo sulla tabella di marcia stabilita dalla attuale amministrazione. «Il cantiere – afferma Silvetti – non è nemmeno messo in sicurezza. E poi le ragioni della sua sospensione non sono note. Mancanza di finanziamenti? Problemi legati alla ditta che deve realizzare i lavori? Una situazione da sbloccare, immediatamente, tanto più che alcune opere sono state già realizzare e rischiano di essere vanificate dal trascorrere del tempo». Per Silvetti: «questa è una giunta che non lascia alla memoria storica della città né opere né una strategia significativa. La città ha bisogno di ricostruire ex novo una strategia sul turismo, il vero e unico comparto che può risollevare l’immagine di Ancona, oltre che portare risorse e sviluppo al tessuto anconetano. Sfateremo il tabù del contributo privato e faremo in modo che le scelte strategiche siano argomento di partecipazione e condivisione».

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