Ancona-Osimo

CampusWorld, numeri in crescita per gli stage esteri dell’Università Politecnica delle Marche

Nel 2018 sono 255 i laureandi e neolaureati che hanno partecipato agli stage esteri in 66 paesi. L'87% di questi ragazzi ha trovato lavoro entro 6 mesi. Il 72% torna in Italia e di questi il 70% nelle Marche

ANCONA – «Partite e sfruttate al massimo questa occasione». È corale il messaggio lanciato dai ragazzi che hanno frequentato lo stage estero CampusWorld dell’Università Politecnica delle Marche rivolto a studenti, laureandi e neolaureati dell’Ateneo dorico. Partner strategici dell’iniziativa, Camera di Commercio delle Marche, Ubi Banca e Banca del Piceno.

Un fiore all’occhiello dell’Università di Ancona portato avanti dal nuovo rettore Gian Luca Gregori, coordinatore del progetto che segue fin dalla sua nascita nel 2005. E i risultati illustrati questa mattina, 11 dicembre, presso la sede della Camera di Commercio delle Marche ad Ancona, confermano la bontà dei tirocini di formazione e di orientamento all’estero.

Nel 2018 sono 255 i laureandi e neolaureati che hanno partecipato al CampusWorld e all’Erasmus Traineeship (2017-2018): i ragazzi per il 30% provenivano dalla facoltà di Ingegneria, il 27% da Economia, il 24% da Scienze, il il 15% da Medicina e il 4% da Agraria. Da evidenziare che l’87% di questi ragazzi ha trovato lavoro entro 6 mesi, il 72% entro 1 anno. Il 70% dei ragazzi trova occupazione in Italia e il 72% di questi torna nelle Marche dove trova occupazione proprio grazie alle esperienze acquisite all’estero. Nel 53% dei casi i ragazzi hanno trovato un lavoro coerente con gli studi e il 37% di loro guadagna fra 1200 e 1500 euro al mese.

Insomma numeri di tutto rispetto, che confermano ancora una volta l’eccellenza dell’Ateneo dorico e dei suoi progetti. E anche i ragazzi sono più che soddisfatti: il 65% di loro ha definito l’esperienza ottima, mentre per il 28% è stata buona. Le domande di partecipazione al CampusWorld presentate sono cresciute nel corso degli anni: nel 2019 sono state 702, nel 2018 erano state 699, mentre nel 2017 erano 599. A breve uscirà il nuovo bando per lo stage da 2 a 6 mesi.

«Siamo in 66 paesi, copriamo dalla a alla zeta, ovvero dall’Arabia Saudita allo Zimbabwe», ha sottolineato il rettore Gregori nel precisare che oltre a consentire agli studenti di fare esperienza all’estero in progetto c’è anche «di attrarre laureandi e laureati stranieri. Stiamo lavorando in questa direzione e o faremo tramite borse di studio, doppi titoli, professori internazionali e insegnamenti di lingua inglese».

Un’occasione eccezionale e unica nel suo genere che consente ai ragazzi di approfondire la conoscenza delle lingue straniere, di stringere nuove relazioni, di toccare con mano il mondo del lavoro mettendo in pratica le competenze acquisite nel corso della formazione universitaria e di rendere il curriculum indubbiamente più appetibile e spendibile sul fronte occupazionale.

Da sinistra Schiavoni, Terranova, Pigliapoco, Sabatini, Gregori e Cesari

Ma l’iniziativa è stata resa possibile grazie al prezioso contributo della Camera di Commercio, il cui presidente Gino Sabatini ha già annunciato che proseguirà a «sostenere l’iniziativa» che contrasta la fuga dei cervelli, perché come dimostrano i dati i ragazzi tornano a lavorare in Italia. «Non possiamo fare a meno di voi giovani e della vostra vivacità – ha detto il presidente della Camera di Commercio delle Marche rivolgendosi agli studenti e ai neolaureati – le piccole medie imprese hanno bisogno di voi e delle vostre competenze per uscire dalla crisi». «Oltre a vivere questa esperienza – si è raccomandato Sabatini – pensate sempre a ritornare e quando sarete nuovamente in Italia pensate, come si dice all’ascolana “che vo’ fà?”».  Il presidente della Camera di Commercio ha poi evidenziato l’opportunità formativa per i giovani che così possono mettersi in discussione e trovare strade e innovazioni utili al loro ritorno per aiutare il mondo imprenditoriale marchigiano. Uno scambio culturale e di esperienza, vedere cosa fanno gli altri per prendere il bello che c’è nel mondo e portarlo nella nostra terra. Abbiamo un know-how di imprese che può essere integrato con i giovani della Politecnica».

Massimo Terranova, global transaction banking di Ubi Banca, che sostiene il progetto come socio fondatore, ha sottolineato i risvolti positivi per i ragazzi che «accrescono le loro conoscenze e possono riportare sul territorio le vedute allargate nel corso della loro esperienza», inoltre ha spiegato anche che alcuni di questi ragazzi sono poi stati assunti da filiali estere.

Mariano Cesari, vicepresidente vicario della Banca del Piceno, ha spiegato che, quella con la Politecnica delle Marche, è «una partnership molto interessante perché operando sul territorio e dovendo reinvestire sul territorio teniamo molto al suo sviluppo.  Investire sui giovani per noi significa fare un investimento per il futuro sperando che, una volta tornati nelle Marche, possano dare un contributo per affrontare le problematiche pesanti che in questo momento stiamo vivendo». Banca del Piceno ha finanziato 60 progetti di stage all’estero per oltre 94mila euro di spesa complessiva.

L’ambasciatore senior advisorAII (Adriatic-Ionian-Iniziative) Fabio Pigliapoco invece rivolgendosi ai giovani ha ricordato loro l’importanza dell’accordo intergovernativo nato ad Ancona e della strategia macroregionale: «Sarete voi i guardiani della pace che abbiamo costruito», ha dichiarato annunciando che «stiamo pensando di istituire una cattedra appoggiata ad Economia e una-due borse di studio per giovani provenienti dai Balcani. Un piccolo contributo alla pace del nostro bacino».

Fabrizio Schiavoni segretario generale della Camera di Commercio delle Marche ha detto ai giovani: «Dovete avere l’intelligenza di cogliere i nodi dove si coagula il valore dello studio, del lavoro e dello stare insieme, possono essere fisici, territoriali, o anche virtuali, ma occorre coglierne le possibilità».

I ragazzi del CampusWorld

Tra i ragazzi presenti che hanno testimoniato la loro esperienza c’erano: Federico Resta, stage nella filiale di Ubi Banca di Hong Kong in Cina, poi Enza Galetta che ha fatto uno stage di due mesi alla Room Club a Londra, una agenzia che affitta appartamenti e che ha subito trovato lavoro a Roma proprio grazie a questa esperienza. «Agite se volete un curriculum ricco e partite – ha invitato i ragazzi presenti – , una opportunità, quella del CampusWorld che fa la »differenza nel curriculum.

Daniele Pavoni è invece volato fino a New York dove ha fatto uno stage a Fuori Porta, una agenzia che si occupa di tessuti e filati. Oggi lavora nella marchigiana Simonelli Group (che produce macchine e accessori da caffé) nell’area commerciale nell’ufficio Europa. Tra loro anche Davide Cao, con il suo stage alla Wayne State University a New York dove ha stretto relazioni che ha portato nell’azienda che lo ha assunto (Hp Composite nell’ascolano) e che si sono trasformati in business.

Michele Mancini ha invece trascorso 4 mesi a Singapore presso la Nanyang Technological University, dove si è occupato di integrazione efficiente delle fonti energetiche, specie rinnovabili.  Ovviamente l’esperienza l’ha spesa subito nel mondo del lavoro e oggi è occupato presso la Moroni & Partner una agenzia di consulenza energetica nel fotovoltaico con sede a Camerano. Entusiasta anche Edoardo Galli per lo stage al National Museum of Marine Biology and Aquarium di Taiwan, una esperienza che ha spiegato «ha completato il mio processo formativo e che rifarei anche ora». Giulia Chiaraluce ha invece colto al volo la sua passione per il Giappone che l’ha portata dritta alla Tokio University per due mesi, dove ha partecipato al laboratorio che ha studiato gli effetti delle diete sui meccanismi probiotici: «È stata una esperienza incredibile, provate il più possibile», ha detto rivolgendosi agli studenti.

La presidente dell’Erasmus Student Network, Roberta Garavagno, che supporta gli studenti all’estero, ha ricordato le iniziative promosse per favorire l’integrazione dei ragazzi nelle nuove città, fra queste le giornate di welcome day, i tutor e la card Esn con scontistiche e vantaggi, oltre al portale web nel quale le aziende caricano le proposte di tirocini.

Ad assistere alla presentazione dei dati anche l’ingegner Loccioni del Gruppo Loccioni di Angeli di Rosora, con alle spalle una esperienza Erasmus in Spagna. Ai ragazzi ha detto: «Dovete capire al rientro dove volete costruire il vostro futuro», poi ha precisato che la metà dei giovani che lavorano nell’azienda hanno  fatto il CampusWorld.

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