Ancona-Osimo

Campetto Basket, Rajola: «Sono soddisfatto di quello che la società sta facendo»

Il tecnico biancoverde ha fatto il punto sul roster allestito fino a questo momento segnalando anche alcune possibili mancanze. Si è parlato anche di preparazione atletica

Coach Stefano Rajola
Coach Stefano Rajola

ANCONA- La Luciana Mosconi Campetto Basket Ancona 2020-2021 sta crescendo giorno dopo giorno e, in vista del prossimo campionato di Serie B, sta cercando di completare il suo mosaico. Coach Stefano Rajola, riconfermato alla guida tecnico, non ha nascosto la sua soddisfazione per l’operato della società: «Sono molto soddisfatto di quello che la Società ha fatto e sono altrettanto contento dei giocatori che siamo riusciti a portare all’interno del nostro roster. Elementi importanti ed esperti per la categoria ma allo stesso tempo con carta d’identità fresca. A oggi abbiamo 5 senior e tutti al di sotto dei 30 anni a cui aggiungiamo under di ottimo livello. Questa sarà senz’altro un arma in più su cui poter contare in una stagione avvolta tuttora da mille incertezze e che potrebbe essere anche anomala».

E prosegue: «Sarà una squadra che dovrà giocare in velocità per le caratteristiche dei giocatori. Abbiamo tanti elementi in grado di colpire con efficacia da tre punti e credo sia difficile “battezzarne” qualcuno per i nostri avversari. Inoltre abbiamo una buona intercambiabilità nei ruoli, tutti i giocatori possono interpretarne più di uno. Ho davvero tantissime soluzioni e questo non può che rendermi ulteriormente contento».

Coronavirus permettendo, è tempo di iniziare a programmare la fase di pre-season. «Stiamo in questi giorni lavorando anche su questo – confida il tecnico abruzzese – Sarà sicuramente una preparazione diversa. Dovremo aspettare innanzitutto le date di inizio campionato. Partiremo con un lavoro preventivo per far sì che i ragazzi non inciampino in problemi fisici dopo tanta inattività. Devo dire che tutti i ragazzi stanno dimostrando grandissima professionalità e si stanno tenendo in allenamento a casa. Ma è innegabile che un conto è lavorare in palestra e poi al campo da soli, e un altro è farlo a livello di squadra. Credo che a ognuno di loro manchi proprio lo stare in gruppo e formare una squadra e questo lo potremmo avere solo quando si potrà ripartire stando tutti insieme. Inizieremo naturalmente con gradualità, ci sarà da vedere anche quando durerà la preparazione ma prima, ripeto, bisogna attendere le date».

Sulle mancanze della rosa, invece, le idee sono molto chiare: «La fisicità non manca, semmai qualche centimetro. Comunque ad oggi ci manca forse un giocatore e magari potrebbe essere proprio quell’elemento in più che ci da maggior peso in area e andrebbe a completarci credo in maniera definitiva e ottimale. Stiamo riflettendo con attenzione sul da farsi e vedremo cosa succederà nelle prossime settimane. Già cosi comunque abbiamo tante soluzioni anche più vicino a canestro. Magari interpreteremo il gioco in maniera diversa».

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