Ancona-Osimo

Cambiamenti climatici, Friday For Future: «La Marmolada? Un assaggio di quello che dobbiamo aspettarci in futuro»

Così Francesca Bompadre, attivista Friday For Future di Ancona. La 29enne, con alle spalle una laurea in Chimica e un dottorato in Ingegneria dei Materiali, interviene alla luce della tragedia della Marmolada

I Fridays for Future a Milano

ANCONA – «Gli eventi climatici che stiamo osservando? Direi che sono un assaggio di quello che dobbiamo aspettarci in futuro: temperature medie più elevate, siccità e intensificazione di eventi meteorologici estremi, sono tutti fattori previsti dai modelli pubblicati dall’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, ndr)». Così Francesca Bompadre attivista Friday For Future di Ancona. La 29enne, con alle spalle una laurea in Chimica e un dottorato in Ingegneria dei Materiali, interviene alla luce della tragedia della Marmolada di ieri 3 luglio.

Una tragedia per certi versi annunciata per i ragazzi Friday For Future che da tempo protestano e si battono per sensibilizzare sul surriscaldamento globale. Il movimento giovanile vede la sua nascita nell’agosto del 2018, quando la quindicenne Greta Thunberg, allora ancora sconosciuta, per diverse settimane non entrò a scuola per protestare davanti al parlamento svedese per la mancanza di azioni concrete rispetto alla crisi climatica.

Dalla protesta della 15enne Thunberg nacque un movimento globalizzato che tenta in ogni modo di tenere accesi i riflettori sul tema dei cambiamenti climatici, per far si che diventi una priorità nell’agenda politica dei decisori internazionali. Tra le richieste avanzati ai governi quella di eliminare i combustibili fossili, azzerando le emissioni a livello globale entro il 2050 (in Italia entro il 2030) per contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 gradi centigradi rispetto all’epoca pre-industriale.

Una battaglia più che mai attuale specie alla luce degli sconvolgimenti climatici che stanno caratterizzando questo primo spaccato estivo, nel quale l’anticiclone africano Caronte sembra non voler mollare il Mediterraneo sul quale ha portato temperature roventi, mentre il nord Italia e il centro combattono con una siccità mai vista finora nel mese di giugno.

Poi la tragedia avvenuta sulla Marmolada, che come un pugno in pieno stomaco ha svegliato le coscienze ancora “dormienti” di chi circoscrive questi cambiamenti in una cornice di normalità, nonostante l’allarme lanciato più volte dagli esperti. Domenica, un enorme seracco si è staccato dalla cima della Marmolada, a più di 3mila metri di altezza, travolgendo chi era nella sua traiettoria: almeno 7 gli alpinisti uccisi e 8 i feriti, mentre più di una ventina sono i dispersi. Tra le vittime anche italiani.

Negli ultimi 20 anni lo scioglimento dei ghiacciai ha accelerato su scala globale e ha contribuito per quasi un quinto dell’innalzamento del livello dei mari. Per evitare il ripetersi di queste tragedie occorre intervenire, evidenziano i Friday For Future. «È importante agire su due fronti – spiega Bompadre -: la mitigazione e l’adattamento, occorre fare tutto il possibile per tagliare drasticamente le emissioni di Co2 e da un punto di vista tecnico ciò significa abbandonare ogni tipo di fonte fossile come carbone, petrolio e metano, e finanziare l’istallazione e lo sviluppo di fonti rinnovabili, ma soprattutto ridurre i consumi tramite soluzioni tecniche, fra le quali ad esempio l’efficientamento energetico, oltre che tagliando drasticamente la produzione di manufatti che consumano energia e risorse».

Secondo il movimento «Per quello che riguarda le strategie di adattamento queste variano a seconda delle specifiche problematiche territoriali. In generale parliamo di opere volte a minimizzare le conseguenze di eventi estremi: per esempio per quello che riguarda ondate di calore aumentare le zone verdi negli spazi urbani».

Il movimento giovanile, da tempo in prima linea per sensibilizzare sul tema del riscaldamento globale, interviene sui cambiamenti climatici in atto in questo primo spaccato di estate torrida
Una delle manifestazioni dei Fridays for Future ad Ancona (immagine di repertorio)

Come vedete oggi il vostro futuro, alla luce di quanto sta accadendo? «Nel bene o nel male il nostro futuro sarà diverso da quello che hanno vissuto i nostri genitori» spiega Bompadre, annunciando che per il 23 settembre è in calendario il Global Strike e con tutta probabilità anche Ancona sarà teatro di manifestazioni.

«Le crisi a cui stiamo assistendo in questo periodo sono grandi minacce ma piccole sorprese per noi – si aggiunge Filippo Chiusaroli, 25enne osimano dei Friday For Future di Ancona – . Purtroppo sappiamo bene che con l’aumentare delle temperature globali aumentano esponenzialmente anche gli eventi estremi e, anche a causa dello scioglimento dei ghiacciai, come sta avvenendo a quello della Marmolada, si riduce la disponibilità di acqua dolce. L’Europa, in particolar modo l’Italia, sta subendo un processo di sub-tropicalizzazione (In poche parole il nostro clima sta diventando come quello del nord Africa). Il problema – aggiunge – è che le nostre infrastrutture, i nostri sistemi di produzione e i nostri stili di vita non sono adatti a questo cambiamento, che sta’ avvenendo molto velocemente.
Dobbiamo lavorare per adattarci a tutto questo – conclude – , oltre che a tagliare drasticamente le emissioni di gas serra, ovviamente».

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