Ancona-Osimo

Ancona al buio per risparmiare energia. Gli esercenti insorgono: «Ho rischiato di essere investita»

Ore 4,45 la città di Ancona s'immerge nelle tenebre, una sensazione di insicurezza avvolge la cittadinanza. Il Comune potrebbe cambiare idea

ANCONA – Un’ora e venti minuti dall’alba, si spegne tutta l’illuminazione pubblica. Ancona piomba nelle tenebre. E’ la nuova misura antispreco che la giunta comunale ha varato per ridurre il consumo di energia elettrica e risparmiare sulle bollette. Resterà in vigore fino al 31 dicembre, ma la città è insorta. Tanto che durante l’ultimo consiglio comunale l’amministrazione ha aperto le porte ad una possibilità di correggere il tiro. Intanto i gestori di bar e edicole, attività che aprono al pubblico prima del sorgere del sole, protestano.

I rischi

«L’altra mattina sono scesa dalla macchina e un’auto mi ha sfiorata» racconta Giovanna Burattini, titolare del Bar del Pinocchio. «La gente porta a spasso il cane con la torcia del cellulare accesa per non essere investita quando attraversa la strada» dice Massimo Paci, titolare del Bar Moldavia. «Avevo appena aperto il bar quando si sono avvicinati due tipi loschi – racconta Giada Buda, talare del Bar San Martino in piazza Pertini – mi sono chiusa dentro e questi illuminavano l’interno del locale con le luci dei cellulari. Ho avuto paura». Magari erano solo due lavoratori che volevano fare colazione. Ma lo scenario da day after suggestiona talmente tanto che sembra di essere dentro un thriller dove sbucano pericoli da ogni angolo. «Dopo che ho rischiato di essere investita indosso sempre la casacca catarifrangente, quella che si tiene in macchina – dice Giovanna Burattini – perchè spesso mi capita appena apro di dover attraversare la strada per buttare l’immondizia. E non si vede niente». «Ho dovuto accedere la torcia del telefonino anche per infilare la chiave nella serratura del locale» lamenta la titolare del Bar San Martino. Gli esercenti si sentono insicuri. «Per fortuna io sto proprio davanti alla caserma dei Carabinieri di Borgo Rodi – dice Silvia Seccafieno, titolare dell’edicola in via XXV Aprile -, ma il disagio c’è senza ombra di dubbio».

La misura antispreco

Per ottimizzare i consumi energetici e risparmiare sulla bolletta comunale, l’amministrazione ha stabilito che fino al 31 dicembre le luci dell’illuminazione pubblica si spegneranno un’ora e venti minuti prima dell’alba. Mentre prima l’off era programmato solo 20 minuti prima. Una misura, però, che sta facendo molto discutere. Tanto che durante l’ultimo consiglio comunale è stata posta la questione di un aggiustamento sull’orario di spegnimento dei lampioni. Ritocco su cui l’amministrazione pubblica potrebbe rflettere, anche se non è una soluzione che può essere presa dall’oggi al domani. Il Comune fa sapere che l’utilizzo degli impianti in funzione di un contenimento energetico è sottoposto ad una serie di valutazioni che necessitano del loro tempo. Insomma, che la città resti avvolta nelle tenebre è una faccenda che non piace a nessuno. E forse a Palazzo del Popolo si sono accorti e tentano di esplorare alternative migliori. 

Le proposte

«Si potrebbe lasciare acceso un lampione sì e uno no» suggerisce la titolare del Bar del Pinocchio. Sulla stessa scia Paci del Bar Moldavia: «almeno tenessero accesa l’illuminazione vicino ai lavori stradali, altrimenti la gente ci va a sbattere» aggiunge l’esercente. Insomma una revisione di questa strategia di spending review va fatta, perchè non è il caso di lasciare per un’ora e mezzo la città nel buio più totale.

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