Ancona-Osimo

Ancona di buca in buca: sulla grave situazione il consigliere Eliantonio

«Il problema riguarda la pianificazione, il controllo e il collaudo delle opere pubbliche». A febbraio un'interrogazione sull'entità dei risarcimenti richiesti dai cittadini per i danni derivanti dalle condizioni del manto stradale

Buche in città

ANCONA – Pioggia di segnalazioni, di proteste, di richieste di risarcimento. Non si sa se sia peggio questa, di pioggia – sicuramente lo è, per l’amministrazione comunale – o peggio il maltempo che s’è accanito nelle ultime settimane su Ancona rendendo le strade un vero colabrodo. Già in precedenza, nonostante alcuni tratti siano stati rifatti, erano malandate e dissestate, piene di buche in tantissimi punti, anche e soprattutto in quelli di traffico intenso. Adesso, però, la situazione asfalti, da via Conca a Baraccola, al centro cittadino, comincia davvero a farsi insostenibile: c’è chi prova a evitare le buche, chi ci finisce dentro e rovina auto e copertoni, spesso da sostituire, chi fa lo slalom anche alla guida dell’ambulanza, come segnalato dalla Croce Gialla. Un’odissea per la città di Ancona che, se da un lato, vede cantieri spuntare ovunque con lavori che, quando saranno ultimati, renderanno indubbiamente più appetibile la città sotto tanti punti di vista, dall’altro assiste al declino inesorabile del proprio manto stradale che si sgretola ogni giorno di più. E in questi casi si punta il dito verso l’amministrazione comunale.

Ma non si poteva prevedere, tutto ciò, negli ultimi anni? Risponde il consigliere comunale Angelo Eliantonio: «Certo che si poteva e che si può prevedere. Se si fa una pianificazione annuale degli asfalti, prevedendo la classificazione degli stessi, si effettuano interventi molto diversi tra di loro e questo ha un’importante incidenza sulla durata. Se si fa lo stesso asfalto in una via dove passano solo auto e in una principalmente percorsa da mezzi pesanti, o molto trafficata, vedi via Conca oppure via Vecchini, i risultati sono quelli che vediamo oggi. Tutto dipende dalla programmazione. E poi c’è un problema che riguarda i sottoservizi, che andrebbero mappati». Insomma, una questione delicata che riguarda tutti i cittadini che guidano l’auto e che si trovano ad affrontare vere gimkane per evitare i pericoli nascosti dietro ogni curva.

«C’è un tema generale connesso a tutte le opere pubbliche che riguarda la pianificazione – prosegue Eliantonio –, ma anche il controllo e collaudo delle stesse, in capo alla direzione dei lavori pubblici. Controlli e collaudi che o vengono fatti male oppure per nulla. Ci sarà molto da lavorare per chi governerà questa città dal prossimo maggio. Quello di cui c’è bisogno è di una complessiva riorganizzazione dei lavori pubblici. In otto anni sono stati spesi 35 milioni di euro, che sono un’enormità, per le strade e i risultati sono quelli che vediamo. Nel primo consiglio comunale di febbraio farò un’interrogazione urgente per chiedere all’amministrazione comunale quante siano le richieste di risarcimento avanzate dai cittadini, che mi dicono essere aumentate in maniera esorbitante. Spendiamo risorse per fare le strade, non le facciamo bene, i cittadini chiedono il risarcimento e paghiamo ancora. Non può funzionare così».

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