ANCONA – Gli ambulatori dei pediatri in questi giorni sono tornati a riempirsi di bambini alle prese con le malattie da raffreddamento. Dopo quasi due anni nei quali tra lockdown e didattica a distanza, imposti per limitare la diffusione della pandemia, la socialità aveva subito un taglio drastico, negli ultimi giorni, complice anche il calo delle temperature, sono tanti i piccoli pazienti che giungono all’attenzione dei pediatri.
A fare il punto della situazione è Arcangela Guerrieri, pediatra di libera scelta, nonché segretaria Omceo (Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri) e componente del Gruppo tecnico vaccinale della Regione Marche. «Abbiamo ricominciato a vedere molti bambini con virus respiratori» spiega, sottolineando che gli studi medici sono tornati a riempirsi di piccoli pazienti con raffreddore, tosse, laringiti, faringiti, e anche qualche polmonite, ma non legati al Covid. Insomma un vero e proprio boom che non si registrava più ormai da due anni a questa parte.
Una ripresa importante di forme virali simil-influenzali che secondo la pediatra sarebbe correlata alla ripresa delle attività extrascolastiche, come ad esempio le attività sportive, che l’anno scorso erano sospese, mentre le lezioni in presenza per la scuola primaria si sono sempre tenute.
Intanto i pediatri marchigiani sono pronti per la vaccinazione antinfluenzale: «Aspettiamo le dosi che non sono ancora arrivate – fa notare – , partiremo non appena ci saranno consegnate». L’indicazione del ministero della Salute, anche quest’anno, è quella di vaccinare tutti i bambini fino ai 6 anni e quelli affetti da patologie croniche respiratorie, cardiopatie e altre.

Pediatra, segretaria Omceo Ancona
Una vaccinazione, quella contro l’influenza stagionale, fondamentale per evitare la doppia infezione, da Covid e influenza, che potrebbe mettere a rischio la salute dei bambini più piccoli e fragili. «Mi aspetto una buona adesione – prosegue – ho già raccolto le richieste anche per sapere quanti vaccini ritirare e sto vedendo un’ottima adesione».
Dopo il via libera definitivo dell’Fda negli Stati Uniti al vaccino contro il Covid Pfizer per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, con una dose ridotta (un terzo di quella per gli adulti) e due iniezioni a distanza di tre settimane, la pediatra afferma «aspettiamo la decisione dell’Ema (l’agenzia europea per i medicinali, ndr) e dell’Aifa (agenzia italiana del farmaco, ndr) e speriamo che per fine anno o al massimo con l’inizio dell’anno nuovo, potremo cominciare a vaccinare anche i bambini dai 5 agli 11 anni».
Guerrieri evidenzia i dati positivi emersi sul fronte della vaccinazione contro il Covid nei bambini sotto i 12 anni, sia sul fonte della tollerabilità che della sicurezza, così come sulla capacità di protezione dalla malattia «che supera il 90%».
La pediatra sottolinea l’importanza della vaccinazione contro il Covid, evidenziando che nei paesi dove il virus «circola fortemente come in Indonesia e altri, ci sono state vittime anche fra i bambini: bisogna sempre aspettarsi il peggio da questo virus».