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Ancona, la Barbie cieca al Museo Omero: «Ecco la casa dei sogni per ipovedenti» – FOTO

Sarà presentata domani (19 settembre), al Museo Omero di Ancona, una Barbie non vedente, con tanto di casa al seguito. Si tratterebbe, con tutta probabilità, del primo progetto di questo tipo, adatto a persone ipovedenti

ANCONA – Sarà presentata domani (19 settembre) alle 17, al Museo Omero di Ancona una Barbie non vedente, con tanto di gamba bionica e di casa al seguito. Si tratterebbe, con tutta probabilità, del primo progetto di questo tipo, adatto a persone ipovedenti.

Prima ancora del successo cinematografico, la Barbie è entrata al Museo tattile statale Omero con la mostra itinerante ˈLa cultura della plastica: arte, design, ambienteˈ, ideata da Andrea Socrati e sviluppata nell’installazione multisensoriale di Fabio Fornasari.

Fabio Fornasari

Ora, la Barbie, bambola commercializzata da Mattel, diventa protagonista della Collezione Design, con la Dream House Ooak (one of a kind), una casa unica nel suo genere, ideata per sviluppare e divulgare l’autonomia domestica. Il progetto sarà presentato domani pomeriggio alla sala conferenze dell’Omero e in Collezione Design.

Andrea Socrati e Fabio Fornasari ripercorreranno la storia della Barbie e presenteranno una Barbie non vedente che abiterà la Dream House, la casa dei sogni per la vita autonoma. Gianluca Paliotti, voce della collezione Design, leggerà il testo di un ipotetico dialogo di Barbie con Omero, accompagnato dal brano sonoro di Paolo Ferrario, curatore delle biografie sonore di tutti gli oggetti di Design esposti.

Pare che sia la prima volta che viene messa a disposizione della gente una Barbie cieca con Dream House (la casa dei sogni), con tanto di maniglioni e dispositivi per non vedenti.

«La Dream House della Barbie è un oggetto potente – spiega Fabio Fornasari – perché racconta gli oggetti che sono entrati nella casa e nel mondo di Barbie e che – tra l’altro – sono gli oggetti che abbiamo tutti noi nelle nostre case. Questa iniziativa significa esplicitare i contenuti, fare in modo che una persona si avvicini e capisca come sono fatte le cose».

Un’idea che potrebbe certamente rivelarsi utile per l’educazione dei bambini ipovedenti. «È una multi sensorialità associata alle informazioni utili per comprendere come è fatta e che funzioni abbia la Dream House. Quella che presenteremo sarà una Barbie con una gamba bionica già prodotta dalla Mattel, a cui però noi abbiamo aggiunto l’idea che potesse essere non vedente. Con sé, ha una miniatura della Dream House. Insomma – commenta Fornasari – è un gioco narrativo».

La Barbie normalmente è alta poco più di un palmo, 25, 26 centimetri e il modellino della Dream House come venduta dalla Mattel è alta circa 1 metro e mezzo, larga 120 e profonda 60-70 centimetri, con elementi non solo di Barbie ma anche di multi sensorialità, appunto. «Non conosco precedenti. Non ho mai sentito nessuno che ha usato la Barbie per fare lezioni sull’autonomia, l’orientamento e la mobilità all’interno di uno spazio. Usiamo la Barbie per aiutare le persone ad orientarsi nella realtà».  

La cittadinanza è invitata a partecipare. Ingresso libero, prenotazione gradita al 3355696985 (cellulare o Whatsapp)

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