Ancona-Osimo

Sostenibilità, bando della Regione Marche per produzione di idrogeno verde in aree industriali abbandonate

Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni, entro giugno l'erogazione dei contributi. Obiettivo rifornire industria e trasporto pubblico locale

L'assessore regionale Antonini presenta il progetto di riconversione delle aree industriali dismesse per la produzione di idrogeno verde

ANCONA – Riconvertire aree industriali degradate e abbandonate, sfruttandole per la produzione di energia sostenibile per l’ambiente, a impatto ed emissioni zero. È il doppio valore del bando da 14 milioni di euro (da fondi Pnrr) che sta per lanciare la Regione Marche per la produzione di idrogeno verde (la variante pulita e sostenibile dell’idrogeno).

«Le Marche vogliono dare il proprio contributo alla decarbonizzazione» ha spiegato l’assessore regionale all’Energia Andrea Maria Antonini. L’obietto? Rifornire industria e trasporto pubblico locale, e produrre biometano o gas sintetico naturale per la mobilità e l’elettrificazione di zone rurali o isolate).

Entrando nel merito della tempistica, l’assessore regionale ha spiegato: «Nei prossimi giorni il bando verrà pubblicato, entro marzo gli uffici stileranno la graduatoria ed entro giugno ci sarà la liquidazione delle agevolazioni». Insomma, «risposte immediate su una politica di transizione energetica che può ridare delle risposte importanti anche dal punto di vista industriale».

Idrogeno verde

«Produrre energia – ha detto Antonini – può risolvere anche dei problemi di carattere economico che stiamo attraversando (caro energia, ndr). L’idrogeno verde, energia pulita, può dare una spinta anche a livello industriale alla transizione energetica di cui le Marche devono essere assolutamente protagoniste».

Diverse le manifestazioni di interesse ad investire sull’idrogeno verde, sviluppando linee di produzione e di distribuzione locale in tutta la regione, per siti che potranno occupare aree tra un minimo di un ettaro a 28 ettari di terreno utilizzato per altre attività industriali ormai dismesse e quindi non sottratto all’agricoltura.

Ammontano a circa 105 ettari le superfici utilizzabili, mentre l’importo degli interventi proposti dagli operatori si attesta sui 278 milioni di euro per 10 potenziali progetti ipotizzabili. Alla Regione sono arrivate anche manifestazioni di interesse da parte di alcuni operatori anche del settore dell’energia a fornire tecnologia a servizio dei sistemi di produzione dell’idrogeno, alla massimizzazione della produzione, allo sviluppo delle linee di produzione e di distribuzione dell’idrogeno generato.

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