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Ancona Bandiera Gialla per la mobilità sostenibile. Il centrodestra fa il controcoro: «Ciclabile degli Archi spreco di soldi»

Sedici Comuni delle Marche insigniti del vessillo della Bandiera Gialla per la mobilità sostenibile. Venerdì 29 la cerimonia ad Ancona

Pista ciclabile, Ancona
Il tratto di ciclabile tra Via Marconi e Via XXIX settembre ad Ancona

ANCONA – Arriva in città il vessillo della Bandiera Gialla per la mobilità sostenibile in bicicletta. Sono sedici i Comuni marchigiani, tra cui il capoluogo di regione, ad essere stati insigniti del riconoscimento: Ancona, Pesaro, Civitanova Marche, Corinaldo, Cupra Marittima, Fano, Grottammare, Jesi, Mondolfo, Porto Recanati, Porto Sant’Elpidio, Sassoferrato, Urbania e tre Comuni new entry di questa edizione: Altidona, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto. L’assegnazione avverrà tramite la cerimonia ufficiale fissata per venerdì 29 luglio alle 17.30 alla Pineta del Passetto in piazza IV Novembre.

Il riconoscimento

Il riconoscimento ComuniCiclabili Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta ) è aperto a tutti i Comuni d’Italia con infrastrutture e azioni per la mobilità in bicicletta e ha lo scopo di guidare e stimolare nel tempo il processo di progressiva trasformazione dei centri abitati verso una maggiore diffusione della mobilità in bicicletta. Il Comune di Ancona, in collaborazione con Fiab, ospita la cerimonia di consegna delle Bandiere gialle ai Comuni delle Marche che si sono distinti per aver adottato concrete politiche per la mobilità in bicicletta, arricchendo il territorio con infrastrutture e azioni che facilitano l’uso della bicicletta sia per la mobilità quotidiana, sia per iniziative turistiche. «Siamo particolarmente lieti – afferma l’assessore all’Ambiente del Comune di Ancona, Michele Polenta – di ospitare questa manifestazione, che fa seguito alla quinta edizione di ComuniCiclabili, e di consegnare alle amministrazioni virtuose un’attestazione che deriva dalla misura oggettiva del grado di ciclabilità, stabilito attraverso parametri oggettivi. Tutto ciò – prosegue l’assessore – rende ragione e testimonianza di esempi concreti e ripetibili in altri contesti, e di una gara virtuosa che non potrà che arricchire la governance del nostro territorio».

Il controcoro e la ciclabile degli Archi

Ma la svolta green voluta dal Comune di Ancona non trova tutti d’accordo. In particolare il centrodestra nei banchi dell’opposzione in consiglio comunale. In particolare riguardo la ciclabile degli Archi, definita dal gruppo cittadino di Fratelli d’Italia, guidato dal capogruppo in consiglio Angelo Eliantonio, che definisce l’infrastruttura «una storia triste – si legge in una nota -. Più volte resa impercorribile, aperta senza conformità al codice della strada, quasi mai usata, fonte di problemi per il trasporto locale e i commercianti della zone e adesso distrutta. Peccato però che così vengano mandati in fumo i 40 mila euro utilizzati per realizzarla. Un’altra occasione di spreco di risorse pubbliche operata da questa amministrazione».

Il problema, sempre secondo il gruppo di Fratelli d’Italia sarebbe la «totale assenza di una visione complessiva sulla mobilità cittadina – continua la nota -. Continueremo a dialogare con il territorio per costruire insieme una mobilità e una viabilità cittadina all’altezza: revisione totale delle politiche sulla sosta in centro, con più parcheggi e sospensione pagamento strisce blu in pausa pranzo, nuove valutazioni sulla stazione marittima e su una metropolitana di superficie, efficientamento collegamento tra stazione ferroviaria e centro città»

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