Ancona-Osimo

Banda ultralarga nelle scuole, via al bando di gara. Alle Marche 40,2 milioni

Il Mise preme sull'acceleratore per garantire la copertura internet veloce nelle scuole, cruciale anche sul fronte della didattica. L'obiettivo è di arrivare alla rete unica. Coltorti: «Utile contro lo spopolamento delle aree colpite dal terremoto»

ANCONA – Compie un passo decisivo il percorso che poterà la banda ultralarga nelle scuole delle Marche che non sono ancora coperte dal servizio di connessione veloce.

Il Mise (Ministero dello Svluppo Economico) ha pubblicato il bando di gara per la fornitura di servizi di connettività internet a banda ultralarga negli istituti scolastici italiani. Alle Marche toccheranno 40,2milioni di euro dei 274milioni complessivamente stanziati.

«Ieri in Senato è stato presentato il terzo rapporto Auditel-Censis, dal quale emerge che, secondo i dati relativi al 2019, ben 3 milioni e mezzo di famiglie in Italia non hanno Internet e sono impossibilitate quindi a svolgere qualunque attività online, compresi smart working e didattica a distanza – commenta il senatore marchigiano Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato -. Il governo punta alla rete unica a gestione statale in modo da poter garantire l’accesso alla rete a tutti, in tutte le aree della penisola».

Sono 32 mila i plessi scolastici interessati in Italia, di cui oltre 14 mila totalmente scoperti. Una volta collaudata e completata, la proprietà della nuova infrastruttura rimarrà in capo al Mise, che erogherà anche la fornitura delle reti di accesso e i servizi di gestione e manutenzione. Il bando scade il 23 novembre.

Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato

«Lo Stato c’è e vuole che si colmi quanto prima il divario tra aree che hanno accesso alla rete e quelle svantaggiate poste in luoghi remoti – prosegue Coltorti -. In tempo di Covid con lo smart working che viene sempre più usato è evidente la necessità estrema di garantire l’accesso alla banda ultralarga a tutti ma prioritariamente alle scuole. La recrudescenza dell’epidemia rischia infatti di compromettere l’insegnamento in presenza e per quello a distanza molte scuole non sono ancora adeguate».

Secondo il senatore del Movimento 5 Stelle «nella nostra regione un motivo ulteriore è generato dallo spopolamento e dal disagio che devono sostenere coloro che vivono nelle aree colpite dal terremoto. Una connessione funzionale è una precondizione indispensabile per ogni attività».

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