Ancona-Osimo

Balneari, il governo chiede all’UE altri quattro mesi per la mappatura delle spiagge. Il punto con Montagnoli del Sib

Il presidente del sindacato italiano balneari di Confcommercio: «Serve una norma per dare alle imprese serenità e visione sul futuro»

Porto San Giorgio

Altri quattro mesi di tempo. Li avrebbe chiesti il governo alla Commissione europea per definire la questione della scarsità della risorsa, un parametro cruciale nel far scattare la Bolkestein e le gare per le concessioni balneari. L’esecutivo ha risposto al parere motivato chiesto da Bruxelles che a novembre scorso aveva ventilato la procedura di infrazione se l’Italia non avesse adeguato la sua normativa sulle concessioni balneari al diritto europeo.

Il governo si sarebbe impegnato entro metà maggio a concludere il confronto con la Conferenza unificata sulla mappatura delle spiagge libere e di quelle in concessione. «Questo breve periodo che si sono dati per un approfondimento con la conferenza delle regioni – dice Romano Montagnoli, presidente del Sib, sindacato italiano balneari di Confcommercio – lo vogliamo intendere positivamente come l’intenzione di lavorare serratamente sulla questione e non come un modo per scavallare le prossime elezioni europee».

Sulla eventualità di una proroga delle concessioni al 2025, che sarebbe al vaglio del governo, Montagnoli rivendica la necessità di «una normativa che la sancisca. Ad oggi abbiamo il decreto Draghi che prevede come scadenza delle concessioni il 2024. Vedremo cosa accadrà». Secondo il sindacalista dei balneari è infatti «necessario arrivare presto ad una norma organica, solida, con ampie prospettive temporali ed inattaccabile da tribunali ed UE che dia alle imprese serenità e una visione sul futuro».

Con che animo vi approcciate alla prossima stagione estiva che si aprirà fra pochi mesi? «L’animo è sempre rivolto a garantire il meglio dell’accoglienza, come abbiamo sempre fatto, con il sorriso in bocca ma con l’amaro nel cuore».

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