Ancona-Osimo

Ancona verso il ballottaggio, Rubini: «Non ci sono le condizioni per appoggiare Ida Simonella»

Il candidato della sinistra anconetana spiega la scelta e chiarisce diversi punti: «Non prendiamo lezioni di antifascismo da nessuno, men che meno da chi in questi anni ha governato con riforme autoritarie e verticistiche»

Francesco Rubini

ANCONA – Nessun accordo con il centrosinistra in vista del ballottaggio e libertà di scelta per coloro che hanno votato Altra Idea di Città e Ancona Città Aperta al primo turno delle Comunali. Ma con numerose puntualizzazioni. Gli incontri e i tentativi dei giorni scorsi da parte di Ida Simonella di portare dalla sua parte gli elettori di sinistra che una settimana fa hanno votato il candidato sindaco Francesco Rubini non hanno dato esito, Rubini prosegue per la sua strada, come Ida Simonella, che sarà impegnata nella sfida al ballottaggio con Daniele Silvetti, candidato del centrodestra, domenica 28 e lunedì 29 maggio prossimi. Stamattina in conferenza le spiegazioni di Francesco Rubini, che nei giorni scorsi sulla sua pagina Facebook ha anche pubblicato la lettera che Ida Simonella ha inviato a tutti i candidati sindaco, da Rubini a Sparapani, da Battino a Rubegni, ma anche il documento approvato insieme da Altra Idea di Città e da Ancona Città Aperta, in cui, in sintesi, si dichiara che «Non siamo proprietari dei nostri voti e non vogliamo posti, poltrone e/o vantaggi di alcun tipo; mai nessun voto alla destra di Berlusconi, Salvini e Meloni; nessun accordo di alcun tipo con Ida Simonella le cui aperture sul programma sono state di fatto inesistenti».

Ed ecco il portavoce della sinistra anconetana, nonché prossimo consigliere comunale: «Abbiamo voluto questa conferenza perché la situazione è molto delicata – ha spiegato Francesco Rubini –, e abbiamo voluto ripercorrere tutti i passaggi, sottolineando anche quelli che sono stati questi dieci anni di amministrazione Mancinelli. Abbiamo avuto modo di conoscere approfonditamente scelte di governo e metodi della giunta Mancinelli e abbiamo fatto sempre un’opposizione coerente e mai strumentale. Da questo partiamo e non possiamo certamente non tenerne conto a pochi giorni dal ballottaggio. Fin dalla sera dopo il voto ci siamo detti che con il centrodestra mai e poi mai. Per il centrosinistra, sulla base di questi dieci anni di opposizione e di un programma molto diverso, eravamo comunque disponibili a capire se ci fossero aperture sui temi. Sulla base di questo ho ricevuto personalmente una telefonata di Ida Simonella, le ho chiesto gentilmente di formalizzare una proposta per discuterla in assemblea. La proposta arrivata ed è una proposta molto blanda, generica e generalizzata, come avete visto, come se tutti i nostri programmi fossero simili. Da questo punto di vista abbiamo preso atto di questi dieci anni, delle differenze programmatiche e del fatto che le aperture non ci sono state, abbiamo confermato di non dare nessun voto alla destra, e questa è già una dichiarazione di voto. Ma non ci sono le condizioni per indicare un voto per la Simonella. I nostri elettori sapranno cosa fare. Da qui in avanti ogni altra possibile apertura la valuteremo».

Francesco Rubini, inoltre, ha sottolineato: «Nessuno pensi di gettare su di noi responsabilità o colpe in relazione a possibili esiti sfavorevoli al centrosinistra al ballottaggio. Siamo sempre stati disponibili, per dieci anni siamo stati trattati come sapete, se questo tipo di avvicinamento fosse cominciato qualche anno fa oggi non ci saremmo trovati in questa situazione. E ovviamente non prendiamo lezioni di antifascismo da nessuno, men che meno da chi in questi anni ha governato con riforme autoritarie e verticistiche. Per noi parla quello che abbiamo fatto in questi anni».

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