Ancona-Osimo

Avvicendamento a Torrette, Benedetta Fabrizi alla guida del Centro Fibrosi Cistica

L'ex dirigente di Oncoematologia al Salesi succede al dottor Marco Cipolli: «Emozionata per l'incarico, proseguiremo nella linea di crescita e di offerta di uno standard nazionale e internazionale per i pazienti», oltre 250 al centro dorico

L'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona

ANCONA – Avvicendamento al Centro regionale Fibrosi Cistica di Torrette. Martedì 3 settembre è stato l’ultimo giorno di servizio agli Ospedali Riuniti di Ancona per il dottor Marco Cipolli, che diventa primario del centro veronese. A Torrette infatti non c’è il primariato per questa specialità. A raccoglierne il testimone sarà la dottoressa Benedetta Fabrizi che assumerà l’incarico di responsabile del centro.

Quarantacinque anni, di Ancona, la dottoressa Benedetta Fabrizi lavora all’interno del Centro Fibrosi Cistica regionale dall’ottobre 2012. Precedentemente era dirigente medico nel reparto di Oncoematologia del Salesi, dove era approdata dopo essersi formata all’Università Politecnica delle Marche e dopo un Erasmus all’ospedale Timone di Marsiglia e un altro al Centro trapianti dell’Ospedale Saint Luis di Parigi.

«Sono emozionata per l’incarico e spero di essere all’altezza. Intendo continuare sulla scia di quanto realizzato dal dottor Cipolli – dichiara – proseguendo nella linea di crescita e di offerta di uno standard nazionale e internazionale per i pazienti». La dottoressa Fabrizi ringrazia il suo predecessore «per la stima e le possibilità di crescita e di sostengo che mi ha sempre offerto».

Benedetta Fabrizi
Benedetta Fabrizi

«Una grande scuola quella nata al Salesi fin dagli anni ’70, con grandi interpreti come il professor Gagliardini, è continuata con Marco Cipolli che nel periodo in cui è stato con noi ha creato le basi per quello che sarà l’impianto della lotta alla fibrosi cistica da qui al futuro – commenta il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi -. Ricordo l’insegnamento lasciato dalla dottoressa Anna Ficcadenti sulle malattie rare che solo pochi mesi fa purtroppo ci ha lasciato e che stiamo continuando a consolidare con convinzione e alacrità insieme all’Università Politecnica delle Marche».

Alla guida del Centro Fibrosi Cistica di Ancona dal 2016, Cipolli era arrivato dalla struttura veronese, il più grande centro di fibrosi cistica d’Europa, dove si appresta a tornare da primario. «Quella ad Ancona è stata un’esperienza molto interessante a contatto con professionisti validi – spiega -. Abbiamo ridefinito le caratteristiche del centro, aperto alle altre regioni e incrementato l’attività di ricerca». A fine 2018 è stato aperto in collaborazione con il professor Antonio Benedetti  un laboratorio di ricerca interno all’Università Politecnica delle Marche che si occupa della Sindrome di Shwachmann-Diamond (SDS), una malattia a trasmissione ereditaria caratterizzata da insufficienza pancreatica e alterazioni scheletriche.

Il centro regionale di Torrette ha in cura 250 pazienti, sia in età pediatrica che adulti. Una patologia severa, quella della Fibrosi Cistica, che colpisce in prevalenza i polmoni e «nasce come malattia severa e mortale – spiega Marco Cipolli – ma che nell’ultimo decennio grazie alle nuove terapie è cambiata con un importante aumento della sopravvivenza, arrivata a intorno ai 40 anni». Oggi il centro di Torrette è impegnato in sperimentazioni cliniche di nuovi farmaci in grado di modificare il difetto di base della malattia «con risultati molto promettenti – spiega il dottor Cipolli -. Abbiamo anche avviato un programma per mettere in lista per il trapianto di polmonare i pazienti più gravi. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato con me e il con il centro – conclude – per migliorare le condizioni cliniche dei nostri pazienti e per offrire alle Marche la possibilità di cure e trattamenti che prima richiedevano di spostarsi e andare fuori regione. Un ringraziamento particolare alla direzione ospedaliera con la speranza che continui a sostenere il centro nella sua battaglia contro la malattia».

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