Ancona-Osimo

Articolo Uno, Arturo Scotto ad Ancona: «Costruire una novità nel campo del centrosinistra»

Il coordinatore nazionale del partito ha preso parte all'assemblea regionale di Articolo Uno dove si è discusso della necessità di operare una ridefinizione del campo del centrosinistra

Da sinistra Scotto e Montesi

ANCONA – Si è discusso dell’attuale fase politica nazionale e delle prospettive politiche della sinistra, all’assemblea regionale di Articolo Uno che si è tenuta ieri ad Ancona e che ha visto la presenza del coordinatore nazionale del partito Arturo Scotto.

Un dibattito arricchito da numerosi interventi nel quale è stata approfondita anche la situazione politica nelle Marche governate dal centrodestra. Tra le linee programmatiche emerse, la necessità di operare una ridefinizione del campo del centrosinistra e dell’alleanza con il Movimento 5Stelle.

Nel suo ragionamento Scotto ha sottolineato che l’esito del voto delle ultime elezioni amministrative, con il centrosinistra che si è affermato nelle principali città italiane, ha visto una quota importante di astensionismo, e questo non fornisce alcuna garanzia su un esito positivo anche alle prossime elezioni politiche. Ancora sulla situazione nazionale, Scotto ha evidenziato i tanti elementi di incertezza e di difficile previsione del quadro attuale.

Un momento dell’assemblea

Secondo il coordinatore del partito occorre «costruire una novità nel campo del centrosinistra» e in tal senso le Agorà sono uno strumento utile per la ridefinizione delle idee programmatiche centrali e per rifondare il campo progressista. L’obiettivo è quello di portare i valori e i temi della sinistra. «Parteciperemo portando il nostro punto di vista sui temi per noi fondamentali» ha detto il coordinatore regionale di Articolo Uno, Massimo Montesi. 

Il lavoro, la lotta alla precarietà, un futuro per i giovani, un reddito minimo salariale, beni pubblici essenziali a partire dalla sanità pubblica, sono i temi che il partito intende portare avanti, insieme alla transizione ecologica e alla riduzione delle disuguaglianze.

A cinque anni dal sisma del 2016, le cui ferite sono ancora ben aperte nella nostra regione, non è mancata la riflessione sula ricostruzione che secondo gli esponenti del partito deve essere «fisica e sociale».

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