Ancona-Osimo

“Arte per la Vita”, inaugurata nuova galleria nel Day Hospital dell’Oncologia di Torrette

Dieci nuovi quadri realizzati dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Brera, impreziosiscono il Day Hospital della Clinica Oncologica di Torrette per dare benessere a malati, famigliari e operatori sanitari

ANCONA – Rendere più accogliente il reparto ospedaliero dove i malati oncologici affrontano la loro battaglia con la malattia, avvolgendoli nel salutare abbraccio dell’arte visiva. È con questo obiettivo che nella Clinica Oncologica dell’ospedale regionale di Ancona è stata inaugurata una nuova Galleria d’Arte costituita da 10 tele nell’area del Day Hospital dove i pazienti affrontano la chemioterapia.

Il progetto denominato “Arte per la Vita”, aveva preso forma durante la pandemia, quando nel settembre del 2020 furono collocati i primi 25 quadri lungo i corridoi esterni e nell’area di degenza della Clinica per stimolare nei pazienti il recupero del benessere psico-fisico in un momento in cui affrontano un percorso di cura importante, come quello della chemioterapia.

A dare vita all’iniziativa, la Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus e la professoressa Rossana Berardi direttrice della Clinica Oncologica dell’azienda ospedaliero universitaria di Torrette. Le opere pittoriche, complessivamente 35 tele, sono state realizzate da quaranta studenti del Corso di Cromatologia dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano guidati dalla direttrice della Cattedra di Cromatologia e della Scuola di decorazione dell’Accademia, la professoressa Maria Cristiana Fioretti. I ragazzi, di varie nazioni, hanno iniziato a dipingere le prime tele in piena emergenza sanitaria, mentre svolgevano le lezioni in dad.

La professoressa maria Cristiana Fioretti

«Questi lavori – ha detto la professoressa Fioretti, originaria di Cingoli – sono stati realizzati appositamente per la Clinica Oncologica con lo spirito di supportare psicologicamente i malati e le loro famiglie e anche il personale dell’ospedale, per fare qualcosa di bene per le persone e per la comunità».

Importante il lavoro di ricerca degli studenti proprio sulle implicazioni psicologiche del colore dal momento che «tinte troppo forti e violente potrebbero provocare stati d’animo negativi anziché positivi», per questo, dal punto di vista cromatico, la scelta degli studenti si è orientata su «tinte tenui, che fanno sognare, pensare al relax, al benessere, perché le persone che sono in questo luogo hanno bisogno proprio di questo». La docente ha sottolineato che «i ragazzi sono rimasti entusiasti di donare, avrebbero voluto anche vedere le opere collocate in ospedale, ma per le restrizioni Covid non hanno potuto partecipare ed io oggi rappresento anche loro».

Marisa Carnevali, presidente Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus

Le opere esposte raccontano attraverso il colore e specifici contesti, la rinascita a simboleggiare la speranza della guarigione che accomuna i pazienti e i loro famigliari. Opere che hanno riscosso apprezzamento da parte dei malati come ha sottolineato la presidente della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus, Marisa Carnevali: «Nonostante il momento estremamente complesso e delicato della malattia, pazienti e famigliari hanno mostrato apprezzamento per le opere, spiegandoci che le tele rendono meno traumatico l’ingresso e la permanenza nel reparto per le terapie e gli esami».

La professoressa Rossana Berardi, direttore della Clinica Oncologica di Torrette

La professoressa Rossana Berardi, ordinario di Oncologia all’Università Politecnica delle Marche, oltre che direttrice della Clinica Oncologica di Torrette, ha sottolineato che «l’arte, oltre a poter aiutare i malati oncologici dal punto di vista del benessere, li aiuta proprio in quei luoghi ‘difficili’ in cui aspettano di ricevere le cure». Berardi ha parlato della Galleria come «di una opera meravigliosa» iniziata durante la pandemia, evidenziando che simboleggia «un nuovo ritorno alla vita a beneficio dei pazienti e di chi si prende cura di loro».

Una iniziativa che si aggiunge a numerose altre a supporto dei pazienti e dei famigliari, come la pink room e la sala di meditazione: «Abbiamo puntato moltissimo ad una visione di presa in carico più generale, olistica dei nostri pazienti, una presa in carico delle persone e non solo della cura delle malattie. Vogliamo curare le persone e non le malattie – ha aggiunto – e se da un lato è necessario offrire le migliori terapie e credere nel potere della ricerca e impegnarsi in questo ambito, come facciamo giornalmente, , dall’altro pensiamo sia altrettanto importante prenderci cura delle persone tra una terapia e l’altra o nel momento in cui le terapie non sono praticabili, o se vogliamo nel momento della guarigione e del ritorno alla vita. Un modo in più per creare degli ambienti che possano in parte far dimenticare l’ambiente ospedaliero e ricreare quello più familiari e i pazienti spesso ce lo dicono: “Ci sentiamo in una seconda casa”».

Tracciando un bilancio dell’attività della Clinica Oncologica Berardi ha sottolineato che «anche in piena pandemia non si è fermata e anzi è cresciuta e cresce: attualmente abbiamo circa 16mila accessi annuali in Day Hospital, per terapie, visite ed esami, circa 14mila visite ambulatoriali, circa 600 ricoveri in degenza ordinaria e 3mila prestazioni di genetica oncologica».

Da sinistra Campanati, Fioretti, Carnevali, Caporossi e Berardi

Il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi, ha sottolineato che «la salute non è assenza di malattia», ma «è armonia completa con la natura» ed ha rimarcato che per dare vita alla Galleria tante persone si sono unite per prodigarsi per il benessere dei malati oncologici e delle loro famiglie. In chiusura dell’inaugurazione è stato annunciato che altre 10 tele, dipinte dagli studenti dell’Accademia di Brera, saranno messe a disposizione dell’ospedale, e andranno ad impreziosire altre sale d’attesa.

Anna Campanati, in rappresentanza dell’Ordine dei Medici di Ancona, ha sottolineato l’importanza dell’arte anche a vantaggio del personale sanitario che opera nella struttura ospedaliera. La presentazione della nuova Galleria è avvenuta nella sede del Corm di Torrette, dove uno studente marchigiano dell’Accademia di Brera, Leonardo Gambini, originario di Filottrano, oggi artista contemporaneo “gettonato”, ha realizzato un murales intitolato “Forme energetiche”. Pochi mesi dopo il termine dell’opera, l’artista ha perso suo padre, che si è spento proprio all’ospedale di Torrette e Gambini, ha ricordato la professoressa Fioretti «ha dedicato questa parete proprio a suo padre».

Presenti al taglio del nastro anche le Dragonesse, famigliari di pazienti, volontari Iom e Avuls. Il direttore generale Caporossi ha ricordato la figura di Anna, una delle prime Dragonesse, scomparsa due settimane fa. All’inaugurazione è seguito un momento musicale “….e penso a TE” animato dalla chitarra di Andrea Celidoni e dalla voce di Giulia Ricci.

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