Ancona-Osimo

Ancona, approvato il bilancio di previsione 2020. Santoncini (Ctp 1): «Iter non regolare»

La maggioranza ha approvato la manovra che ammonta a 131 milioni di euro. Il sindaco Valeria Mancinelli: «Il documento contabile non prevede aumenti tariffari». La denuncia della presidente del Consiglio territoriale di partecipazione 1 e consigliera di Altra Idea di Quartiere

ANCONA – La maggioranza ha approvato il bilancio di previsione 2020 che ammonta a 131 milioni di euro, rispetto ai 130 milioni del 2019. Il documento contabile non prevede aumenti tariffari per i servizi a domanda o variazione delle aliquote d’imposta, e sono confermate tutte le agevolazioni già individuate, anche quelle concordate nei precedenti accordi sindacali.

Il sindaco Valeria Mancinelli

«In consiglio comunale abbiamo approvato la manovra di bilancio 2020-2022 – spiega il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli – ovvero le scelte relative alle spese e alle entrate del Comune. Scegliamo di non aumentare le tariffe e di spingere sugli investimenti in manutenzioni straordinarie e ordinarie di scuole, impianti sportivi, edifici pubblici tra cui la Biblioteca, strade, verde e altro. E poi un incremento della spesa per i servizi alla persona. Crescono tanto i bisogni delle persone, dall’assistenza scolastica ai ragazzi disabili, al sostegno agli anziani o alle donne vittima di violenza. I numeri possono raccontare una scelta politica precisa. Quella di non lasciare indietro nessuno».

La manovra mette in cantiere lavori per 40 milioni. Un piano investimenti garantito per 10 milioni da nuovi mutui, quasi 20 milioni garantiti dai fondi statali e regionali per le riqualificazioni del Bando periferie e Waterfront. Mentre l’avvio della spesa per quasi 10 milioni è legato alle alienazioni, ai beni che il Comune riuscirà a vendere sul mercato immobiliare. Nell’elenco dei beni da vendere ci sono l’ex Ipsia di via Curtatone (2,2 milioni la stima) e le ex scuole del Ghettarello (279mila euro), Scandali di via Tavernelle (171mila), Massignano (158mila) e Casine di Paterno (148mila). In vendita anche gli uffici via Senigallia (233mila euro) oltre ad altri immobili, magazzini, aree edificabili, e l’ex caserma Fazio (800mila euro).

Il piano degli investimenti prevede risorse orientate a interventi di manutenzione straordinaria: adeguamento sismico delle scuole e dei nidi (tra queste le scuole d’infanzia Grillo Parlante e Garibaldi), interventi straordinari e adeguamenti normativi di impianti sportivi (Stadio del Conero, Panettone, Palaveneto, Palarossini), a cui si affianca l’intervento sulle tribune e gli spogliatoi dello Stadio Dorico. In questo quadro di attenzione a sicurezza e manutenzione si inserisce anche il programma di interventi sulle strutture stradali. Altri interventi riguardano il patrimonio immobiliare comunale e in particolare la biblioteca Benincasa.

Massima attenzione è posta al mantenimento e all’implementazione dei servizi sociali per le fasce di popolazione più vulnerabili, con incremento della spesa sociale per il 2020, che passerà da 16,7 milioni e 17,8 milioni (+14%) e per i servizi scolastici che passerà da 4,19 milioni a 4,65 milioni. Previsto anche un rafforzamento della lotta all’evasione tributaria locale e, al riguardo, è stata resa nota la previsione di un recupero di risorse per 5.250.000,00 euro, pari al 7%  delle entrate tributarie.

Il consigliere di Altra Idea di Città, Francesco Rubini, ha però denunciato con un’interrogazione il «mancato coinvolgimento dei CTP (Consigli territoriali di partecipazione) durante la fase di elaborazione delle proposte relative al bilancio di previsione 2020-2022». «Le operazioni relative al bilancio di previsione stanno seguendo un iter non regolamentare – ha denunciato Patrizia Santoncini, presidente del CTP 1 e consigliera di Altra Idea di Quartiere – anche in quanto nessuna consultazione ed informazione è stata fatta ai CTP. Il c.3 dell’art. 8 del Regolamento per l’attuazione del nuovo decentramento partecipato, approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 18 del 28 febbraio 2017, testualmente recita “L’Amministrazione Comunale, in fase di elaborazione delle proposte relative ad atti fondamentali– quali piano regolatore generale e sue varianti, bilancio ed allegati allo stesso come la relazione previsionale e programmatica, nonché strumenti di valenza strategica per il Comune – utilizza i CTP come strumenti di consultazione”. Ma cosa gravissima, tutto questo non è avvenuto, nonostante l’amministrazione fosse stata sollecitata in tal senso in occasione della Conferenza dei Presidenti del 14 novembre».

«Visto che senza memoria non c’è presente – continua Patrizia Santoncini – vogliamo ancora una volta ricordare che i cittadini il 23 febbraio 2018 sono stati chiamati a votare per eleggere i consiglieri territoriali sulla base di programmi precisi che, alla luce dei fatti, stanno rimanendo lettera morta, che questi organismi non hanno capacità di spesa, non sono organi deliberativi, però, secondo il Regolamento istitutivo redatto dalla Giunta ed approvato all’unanimità dal consiglio comunale, sono chiamati a svolgere precise funzioni a favore dei cittadini e del territorio di competenza, funzioni che i consiglieri stanno cercando di svolgere e che intendono continuare a svolgere.

Allo stato attuale i CTP non sono stati mai interpellati, seppur a scopo consultivo ed informativo, sulle diverse scelte operate ed in fase di elaborazione della Giunta che hanno ricadute importanti sul territorio.  L’assenza di confronto tra i CTP e l’Amministrazione rappresenta di fatto una delegittimazione non solo dei consiglieri e dei Consigli ma anche della stessa partecipazione di cui i CTP sono strumento. Ora la mancata consultazione sul bilancio di previsione 2020-2022 è una palese trasgressione a precise regole scritte. Ancora una volta si è persa l’occasione per esercitare un confronto democratico attraverso i rappresentanti del territorio, per rappresentare all’Amministrazione i bisogni più minuti dei quartieri, per intessere momenti costruttivi ai fini della formulazione delle poste di bilancio, mentre non è stata persa l’occasione per arrecare una ulteriore offesa alla partecipazione. Se si vogliono dei CTP validi le cose debbono cambiare. Noi comunque continueremo con il nostro impegno».

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