ANCONA – Il ministro Antonio Tajani è arrivato alla Mole Vanvitelliana stamattina poco dopo le dieci, per il congresso di Forza Italia, e ha subito affrontato i temi europeisti, il processo di pace che riguarda l’Ucraina e quello di riarmo dell’Europa nel segno della sicurezza: «E’ un’Europa che ha una proposta seria per rafforzare la propria sicurezza – ha detto Tajani –. Una proposta che il governo italiano ha deciso di sostenere. Sicurezza non è solo la corsa alle armi, è la garanzia di una vita migliore per tutti in un momento complicato. Dobbiamo lavorare per costruire la pace tra Ucraina e Russia, una pace che garantisca certamente l’indipendenza dell’Ucraina, e l’Europa non può non essere protagonista, non potrà non sedersi al tavolo delle trattative con Ucraina stessa, Russia e Stati Uniti. Senza Europa non si va da nessuna parte, l’Europa è la nostra sicurezza, l’Europa dovrà permetterci di competere anche in futuro con i grandi leader del mondo, Stati Uniti, Cina, Russia, India».

Tajani ha risposto anche all’iniziativa del leader della Lega Matteo Salvini, in piazza contro il riarmo dell’Europa. Tajani ha ribadito che la linea di governo è chiara: «Non è un piano di riarmo, è una scelta per garantire la sicurezza. Le nostre forze armate che dovranno essere rinforzate, come quelle di tutta Europa, anche per rispettare gli impegni che abbiamo preso con la Nato, per garantire anche in futuro la sicurezza di ogni cittadino. Servono anche per le operazione strade sicure, per garantire la sicurezza nelle nostre stazioni, per garantire alle donne di poter viaggiare e potersi muovere tranquillamente, e sono quelle che garantiscono il nostro export, pensate a quello che stanno facendo con la missione Aspides le navi della Marina Militare che proteggono i nostri mercantili che portano in Estremo Oriente i prodotti italiani. Pensate a quello che fanno i nostri militari per garantire la pace in Medio Oriente o nei Balcani. Dietro a loro poi verranno le imprese. Guardare alle forze armate come se fossero solo bombe e armi è un errore gravissimo. La linea del governo è molto chiara, l’ha indicata il presidente del consiglio, il ministro degli esteri condivide le posizioni del presidente del consiglio. Questa è la linea ufficiale del governo italiano. L’europeismo non è solo sventolare bandiere, ma fare scelte concrete, quelle che noi abbiamo fatto sin dal momento in cui Forza Italia ha aderito alla grande famiglia del Partito Popolare Europeo».
Il ministro degli esteri e della cooperazione internazionale ha avuto parole anche per Ancona e le Marche: «Le Marche sono una regione importantissima, nelle Marche continuiamo a crescere, governiamo la città capoluogo con un sindaco bravissimo, che è Daniele Silvetti. Stiamo valorizzando il ruolo di questa regione. Grazie a un ordine del giorno presentato dal nostro segretario regionale Francesco Battistoni, la Camera ha deciso di impegnare il governo per far inserire le Marche nella Zes unica del Sud Italia. Stiamo lavorando per questo».