Ancona-Osimo

Anci Marche, il presidente nazionale Bianco ad Ancona. Sul sisma: «Si è perso troppo tempo, più peso ai sindaci»

Durante l'assemblea dell'Associazione dei comuni è stata riconfermata la presidenza regionale di Maurizio Mangialardi. Ventilata la possibilità per Valeria Mancinelli di raccoglierne il testimone

ANCONA -«Siamo pronti ad assumere le nostre responsabilità, aiutateci a farlo» è l’appello rivolto al Governo dal presidente del Consiglio Nazionale Anci Enzo Bianco ad Ancona per l’assemblea regionale dell’Anci che si è aperta questa mattina, 11 ottobre, allo Stella Maris.

Bianco ha invocato un maggior coinvolgimento dei sindaci e meno burocrazia sul sisma: questo il tema centrale del tavolo di confronto fra i primi cittadini delle Marche. «Si è perso troppo tempo per la ripartenza dopo il terribile terremoto – ha dichiarato Bianco -, adesso finalmente qualcosa si è svegliato. Ho parlato personalmente con il presidente del consiglio e c’è stato un incontro con i sindaci. Vigileremo con la massima attenzione perché si recuperi il tempo perduto e si diano ai cittadini speranza e fiducia».

«Norme farraginose, troppo passaggi burocratici e timore di mettere la firma» sono i nodi critici che hanno pesato sulla ricostruzione post sisma secondo il presidente del consiglio nazionale Anci. «Servono misure straordinarie ma anche assunzione di responsabilità da parte dei sindaci e coraggio» ha sottolineato Bianco.

In merito alla proroga della busta paga pesante che ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei Ministri nel tardo pomeriggio di ieri (10 ottobre), Bianco ha parlato di «piccolo segnale di attenzione» precisando però che «faremo sentire ancora di più la nostra pressione affinché si risvegli l’amministrazione centrale e dia esempi adeguati».

Un fronte quello del sisma sul quale l’Anci Marche ha profuso il suo impegno nella fase emergenziale, contribuendo a portare aiuto e sostegno ai cittadini degli 87 comuni delle Marche che fanno parte del cratere sismico, poi terminata l’emergenza di tenere accesa l’attenzione sul tema della ricostruzione che ancora non è ripartita. Il presidente dell’Anci Marche, Maurizio Mangialardi, prorogato nel suo incarico fino alle prossime elezioni regionali del 2020, coordinatore nazionale dei presidenti delle Anci regionali e coordinatore dei presidenti delle 4 Anci del sisma del centro Italia (Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio) ha ribadito la necessità di un decreto legge dedicato al terremoto del centro Italia che semplifichi le norme per la ricostruzione e che superi i 22 adempimenti necessari per appaltare un’opera pubblica.

L’assemblea regionale Anci Marche. Sul tavolo dei relatori Bianco, Mangialardi, Bedeschi

«Siamo arrivati a proporre un testo unico da sottoporre al legislativo del Parlamento per cercare di risolvere con questo tip di indicazione le problematiche della ricostruzione – ha detto Mangialardi -. Senza una semplificazione vera le opere pubbliche non partono, senza una governance adeguata la ricostruzione non riesce a trovare luce».

Una regione ben rappresentata le Marche a livello nazionale con gli incarichi ricoperti da Mangialardi, Guido Castelli, delegato finanza locale e presidente Ifel, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci vice presidente nazionale, la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli presidente della commissione Città portuali e il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci nella cabina di regia per il sisma del centro Italia.

Nel corso della mattinata l’assemblea ha affrontato anche gli altri temi importanti per gli enti locali: «Nei comuni si gioca una partita importante per la qualità di vita dei cittadini, oggi messa in grande difficoltà per le troppe norme complesse che rendono difficile la vita di un sindaco – ha detto Enzo Bianco -. Chiediamo semplificazione al Ministero dell’Interno per rimettere mano ad un testo unico degli enti locali per renderne più efficace l’azione». 

Ventilata la possibilità per la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli di raccogliere il testimone di Mangialardi, un’ipotesi che non ha escluso: «Nel mio secondo mandato come sindaco di Ancona penso di poter avere un pò di tempo e di energie per dedicarmi anche ad un contributo che vada al di là della città di Ancona e sicuramente l’Anci è un terreno nel quale spendere la mia possibilità».

L’assemblea ha eletto i 18 delegati all’assemblea nazionale congressuale che si terrà ad Arezzo il 19 novembre. Tra questi ci saranno il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, il sindaco di Recanati Antonio Bravi, il sindaco di Sassoferrato Maurizio Greci. Insieme a loro ci saranno i primi cittadini di Montegallo, Cupra Marittima, Grottammare, Montalto delle Marche, Porto Sant’Elpidio, Smerillo,Montefortino, Montelparo, Serra Sant’Abbondio, Urbania, Cartoceto, San Severio Marche, Montefano, Tre Castelli e Gabicce Mare.

In quota Anci Marche sono stati scelti dal direttivo i 3 consiglieri che rappresentano Anci Marche nel nazionale: il sindaco di Fano Massimo Seri, il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli e il sindaco di San benedetto Pasqualino Piunti. Insieme a loro ci saranno anche i sindaci dei 5 capoluoghi marchigiani, ovvero Valeria Mancinelli (Ancona), Matteo Ricci (Pesaro), Paolo Calcinaro (Fermo), Romano Carancini (Macerata) e Marco Fioravanti (Ascoli Piceno).

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