ANCONA – Nell’alveo dei corsi d’acqua Nevola e Misa, nei terreni alluvionati, si cerca ancora Brunella Chiù, la mamma di 56 anni, dispersa dall’alluvione del 15 settembre. In campo per le operazioni di ricerca, giunte al 32esimo giorno, c’è ancora la task force con le stesse forze, 45 persone circa coordinate dai vigili del fuoco. Tra queste oltre alle fiamme rosse, carabinieri, guardia di finanza con i cani molecolari, carabinieri forestali, protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche, soccorso alpino e speleologico delle Marche e volontari della Protezione civile regionale.
Oggi – 17 ottobre – le squadre di terra dei vigili del fuoco stanno perlustrando i terreni davanti alla caserma di Senigallia, mentre i sommozzatori scandagliano ancora Nevola e Misa alla ricerca della donna. La guardia di finanza con i cani molecolari addestrati al ritrovamento dei corpi senza vita, stanno perlustrando l’area nel comune di Corinaldo proseguendo dai punti in cui vennero ritrovati la carcassa dell’auto della donna e la sua borsetta con all’interno i documenti.
Un lavoro di ricerca continuativo che segue all’indicazione di andare avanti fino al ritrovamento della donna dispersa e che vede la task force ripassare zone già battute e allargare anche il raggio delle ricerche a margine dei terreni alluvionati.
L’alluvione del 15 settembre ha devastato Senigalliese e Pesarese, causando 12 vittime accertate, sfollati e danni ingenti. Brunella Chiù insieme alla figlia Noemi era stata sorpresa da una onda di piena che l’aveva travolta mentre era a bordo dell’auto di famiglia, una Bmw 1 la cui carcassa è stata ritrovata il 21 settembre scorso nei pressi di Ponte Burello (Corinaldo), dove successivamente è stata trovata anche la borsa con i documenti della donna. L’altro figlio della 56enne si era salvato miracolosamente aggrappandosi ad un albero.
