Ancona-Osimo

Agricoltura, bando da 30 milioni per sostenere i giovani. Carloni: «Per tutte le produzioni di qualità, non soltanto bio»

Un bando atteso da anni, che consentirà di sostenere i giovani che vogliono aprire aziende agricole, fare nuovi investimenti ed avere assistenza professionale e tecnica durante il percorso

ANCONA – «C’è voluta un’estenuante trattativa al tavolo politico strategico che ha visto la partecipazione della Regione, delle associazioni di» categoria e dei sindacati di settore per il via libera alla misura». Così l’assessore regionale all’Agricoltura Mirco Carloni sullo sblocco del bando regionale da 30 milioni per sostenere i giovani agricoltori delle Marche.

Un bando atteso da anni, che consentirà di sostenere i giovani che vogliono aprire aziende agricole, fare nuovi investimenti e avere assistenza professionale e tecnica durate tutto il percorso. Una misura che intende dare una spinta energica al settore attraverso supporto e semplificazione. Prevede infatti formazione e consulenza gratuita, rendicontazione ex post, senza bisogno di presentare preventivi dal momento che i costi sono stati standardizzati, così da semplificare la procedura sia per chi fa domanda, che per la Regione nella fase di controllo.


Mirco Carloni, vicepresidente Giunta regionale e assessore all’Agricoltura

I giovani che presenteranno domanda dovranno risultare “agricoltori in attività” entro 18 mesi dalla data della concessione dell’aiuto anziché dal momento dell’insediamento. Per la selezione, i soggetti richiedenti dovranno possedere un titolo di studio e di esperienza maturata nel settore agricolo, anziché quello di età non superiore ai 30 anni, previsto nei bandi precedenti. La priorità andrà alle imprese di zootecnia (allevamento).

«Tra gli obiettivi del piano aziendale – spiega Carloni – quello di mettere al centro il ricambio generazionale. Sono state considerate tutte le produzioni di qualità, non soltanto quelle biologiche». Nelle stime degli uffici regionali, saranno circa 150 i progetti finanziati con i fondi europei del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, per il biennio di proroga 2021/2022. «In attesa dell’approvazione della modifica del PSR, in cui saranno allocati i fondi assegnati per l’estensione di due anni – afferma -, è stato intanto possibile procedere all’emanazione del bando per l’anno 2021».

«Una misura fondamentale a supporto di un settore che vede sempre più giovani coinvolti – dichiara il consigliere regionale della Lega Andrea Maria Antonini, presidente della 3a Commissione Ambiente e Territorio – Prevediamo una misura gemella l’anno prossimo per altri 20 milioni di euro. La scadenza delle domande è fissata per il 21 dicembre: finanzieremo nuovi insediamenti a partire da 35mila euro e fino a 50mila nel caso vengano realizzati in area montana riconoscendo un contributo medio del 50% sugli investimenti per produzioni agricole, agriturismi ed agricoltura sociale».

L’assessore Carloni ricorda poi che si è chiuso il bando per il primo distretto biologico nelle Marche. Nella nostra regione si è così costituito il distretto biologico più grande d’Europa, con 2.100 imprese, 100 milioni di fatturato e 70 mila ettari di terreno.

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