Ancona-Osimo

Zona arancione, l’appello di Acquaroli: «Prudenza. Sarà un mese difficile»

Il presidente della Regione Marche raccomanda attenzione per le minori restrizioni e annuncia che in caso di necessità potranno essere adottati provvedimenti localizzati

Francesco Acquaroli

ANCONA – «Anche in questa fase raccomando a tutti la massima attenzione, perché il virus continua a girare e l’occupazione delle terapie intensive è ancora alta». Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in un post su Facebook nel quale fa il punto sul passaggio delle Marche in zona arancione con la riapertura di «tante attività commerciali, e da domani i nostri ragazzi potranno finalmente tornare a scuola. Un piccolo passo avanti dopo un lungo periodo di pesanti restrizioni».

«Quando a novembre è partita la seconda ondata, le terapia intensive erano vuote – afferma il governatore -. Quando poi a febbraio è arrivata la terza ondata, con la variante inglese, in terapia intensiva avevamo ricoverate in media 70 persone. Ma con i numeri di oggi, con circa 140 persone in terapia intensiva, dobbiamo assolutamente scongiurare una nuova ondata. Per questo faccio appello al senso di responsabilità e al lavoro di squadra».

Il presidente annuncia «oggi chiederemo un incontro a tutti i sindaci, tramite le conferenze di Area Vasta, e alle Prefetture, per rafforzare la strategia comune di contrasto al virus. L’obiettivo è fare il possibile per evitare di dover assumere ulteriori misure diffuse a livello provinciale o regionale». A differenza del mese di febbraio, fa notare, «quando non avevamo parametri di riferimento per analizzare la variante inglese, adesso possiamo comprendere il suo impatto più chiaramente».

Il presidente Acquaroli aggiunge «monitoreremo l’andamento della curva pandemica» e spiega che in caso di necessità verranno adottati provvedimenti «comune per comune» per cercare «di bloccare sul nascere eventuali focolai, per salvaguardare il più possibile sia la salute e la sicurezza dei cittadini che le attività economiche».

«Abbiamo un mese difficile davanti – conclude – e dobbiamo tutti esserne consapevoli. Il nostro obiettivo è di arrivare bene ai mesi di maggio e giugno, considerando dall’altra parte anche l’incremento della campagna vaccinale nelle prossime settimane e sperando in future minori restrizioni dal livello centrale. Noi faremo la nostra parte ma occorre la collaborazione di tutti».

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