Ancona-Osimo

Acqua minerale, consegne al rallenty in alcuni market. Cantori (Cna): «In autunno con siccità rischio ulteriori rincari sull’agroalimentare»

Consegne di acqua minerale inferiori alle attese in alcuni supermarket. Cna teme ulteriori rincari in autunno sull'agroalimentare a causa della siccità

ANCONA – «Ridotta disponibilità di acqua minerale» è uno dei cartelli comparsi in alcuni supermarket marchigiani con i quali i clienti vengono avvisati di problemi nelle consegne. Per ora, fortunatamente, nelle Marche la situazione sembra circoscritta ad alcune catene, ma in linea generale sono diversi i punti vendita che lamentano consegne che procedono al rallenty inferiori alle richieste.

«Al supermercato non ho potuto acquistare più di tre casse d’acqua minerale perché le vendite sono state razionalizzate – lamenta Gianni, cliente di una nota catena di supermarket di Senigallia – allora sono andato in un altro punto vendita, di un’altra marca, dove l’acqua era addirittura terminata».

Tra le motivazioni della ridotta disponibilità di acqua che compaiono in uno dei cartelli affissi si legge «per carenza di acqua nelle fonti», «carenza di mezzi di trasporto» e anche «scarsa reperibilità di CO2». Le temperature estremamente elevate di questa torrida estate stanno spingendo le famiglie a fare scorta di acqua in bottiglia, un fatto che unito alle consegne che procedono più lentamente e alle notizie sulla siccità, spinge in alcuni casi a una sorta di corsa all’accaparramento.

Luca Piattella

«Nell’ultima settimana stiamo riscontrando difficoltà nelle consegne: su quattro bancali di acqua minerale che ordiniamo, ne riceviamo solamente uno – dice Luca Piattella, del supermarket Fresco di Osimo – , ma abbiamo comunque disponibilità di acqua e i clienti possono acquistare quella presente senza alcun razionamento. Come tutte le estati – aggiunge – le vendite di acqua minerale aumentano».

Andrea Cantori, segretario provinciale Cna Ancona Agroalimentare

Andrea Cantori, segretario provinciale Cna Agroalimentare Ancona, spiega che si registrano sul territorio alcuni problemi nella disponibilità di alcune materie prime, come il vetro il cui prezzo «è aumentato tantissimo in quanto si tratta di un materiale energivoro e comincia ad essere difficile reperirlo».

Secondo Cantori da qui in avanti «è prevedibile uno stillicidio nel reperimento di alcuni prodotti, sia per i rincari energetici che per quelli del carburante».

«Temiamo per l’autunno – spiega – anche difficoltà per i prodotti agroalimentari a causa della siccità che penalizzerà soprattutto quelle colture che richiedono maggior apporto idrico, come pomodori, mais e riso».

«In linea generale – osserva – la situazione è critica per tutte le colture che arrivano dalla pianura Padana dove si registra una importante carenza di acqua per l’irrigazione». Criticità, che secondo l’associazione di categoria, «in autunno si tradurranno in ulteriori rincari che peseranno sulle tasche delle famiglie.

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