Ancona-Osimo

Aborto, flash mob di Non Una di Meno: «Istituire servizio di Ivg al Salesi di Ancona»

Le attiviste sollecitano la Regione a garantire l'interruzione volontaria di gravidanza anche ad Ancona e la Ru486 a 9 settimane senza settimana di ripensamento

Un momento del flash mob davanti alla Regione

ANCONA – «Consentire nuovamente l’interruzione volontaria di gravidanza ad Ancona, istituendo il servizio presso l’ospedale Salesi di Ancona, dopo la cessazione della convenzione con Villa Igea». Sono le richieste e insieme le ragioni che hanno spinto il movimento Non Una di Meno al flash mob davanti alla Regione, nel piazzale di Palazzo Leopardi.

L’iniziativa per «sollecitare la Regione a garantire l’interruzione volontaria di gravidanza anche in provincia di Ancona» un servizio che chiedono sia «gestito nell’ospedale pubblico e non in cliniche private convenzionate», e a trovare una soluzione «al tasso elevato di obiezione di coscienza, tra i più alti del Paese, che rende impraticabile l’aborto in diverse strutture» fanno sapere dal movimento.

Le stesse ragioni che hanno spinto Non Una di Meno ad organizzare per domani, sabato 6 maggio alle 14,30, una manifestazione nazionale che si terrà alla fiera della pesca, ad Ancona, dove sono attesi attivisti anche da altre regioni. Tra le richieste delle attiviste anche che la cosiddetta ‘pillola abortiva’, la Ru486 sia fornita «a 9 settimane senza la settimana di ripensamento».

Le organizzatrici evidenziano «che nelle Marche l’Ivg farmacologica (Ru 486, ndr) è al 13%, dato molto al di sotto della media nazionale. Su 11 punti ospedalieri totali dove si effettuavano Ivg, solo 4 effettuano l’Ivg farmacologica. Secondo i rapporti sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza del Ministero della Salute l’obiezione di coscienza nella regione Marche era del 63% nel 2019, con un incremento all’80% nel 2022, ben oltre la media nazionale». La rivendicazione di Non Una di Meno è «aborto libero sicuro e gratuito per tutte».

© riproduzione riservata