Ancona-Osimo

Abbandono sportivo, il Pd attacca la Giunta. Mangialardi: «La Regione non aiuta le famiglie e le società»

Il capogruppo dem in polemica con la Giunta regionale, che accusa di non aiutare famiglie e società sportive a contrastare l'abbandono della pratica sportiva

Maurizio Mangialardi, capogruppo consiliare Pd

ANCONA – Partito democratico all’attacco contro la Giunta. Questa volta il capogruppo dei dem, Maurizio Mangialardi accusa la Giunta regionale di non aiutare famiglie e società sportive a contrastare l’abbandono della pratica sportiva.

«Quotidianamente ci giungono segnalazioni da famiglie costrette a fare i conti con il problema dell’abbandono della pratica sportiva di tanti giovani – spiega Mangialardi – . Un dramma che si sta consumando nell’indifferenza della giunta Acquaroli, evidentemente non incline a vedere nell’attività fisica dei nostri ragazzi un momento di crescita fondamentale per la loro formazione».

Il capogruppo del Pd ricorda che «lo scorso gennaio, insieme ai consiglieri del Partito Democratico, avevo presentato una mozione affinché la Regione Marche sostenesse le famiglie e le società sportive nell’esecuzione dei tamponi per favorire la ripresa dell’attività agonistica. Una proposta diventata ancora più attuale oggi, dopo l’introduzione del Green pass, ma lasciata cadere nel vuoto dall’assessore Saltamartini, e dalla maggioranza che lo sostiene, con la solita supponenza di chi non sa come affrontare i problemi, ma non si lascia aiutare da chi ha idee».

Il dem fa notare che lo sport «è benessere psico-fisico, è socialità, è apprendimento di valori come amicizia, lealtà e spirito di sacrificio che vanno oltre la competizione agonistica. Lo definirei un diritto sociale, quasi come quello allo studio, che le istituzioni, a partire dalla Regione, dovrebbero fare di tutto per garantire ai giovani. Dovrebbero, appunto. Invece da parte della Regione Marche – conclude – constatiamo da mesi solo un ostinato disinteresse. Noi continueremo a portare in consiglio regionale proposte volte a sostenere questo diritto con l’obiettivo di abbattere le sbarre di quella gabbia di indifferenza dentro cui la giunta regionale ha rinchiuso lo sport giovanile».

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