Ancona-Osimo

A14, Terzo Polo: «Nuove vittime, situazione drammatica»

Il Terzo Polo attacca la giunta regionale ed evidenzia le criticità nel tratto autostradale a sud delle Marche, tra Porto Sant'Elpidio e San Benedetto del Tronto

La coda in A14

ANCONA – Infrastrutture marchigiane nel mirino del Terzo Polo. Tommaso Fagioli, coordinatore regionale di Azione, Lucia Annibali e Fabio Urbinati, coordinatori regionali di Italia Viva chiedono alla giunta regionale di «accelerare sulle infrastruttura marchigiane, ancora ‘al palo’».

Alta Velocità e terza corsia nel tratto autostradale a sud dell’A14 sono le note dolenti per il Terzo Polo. «Nel tratto marchigiano a sud dell’A14 la situazione è drammatica – lamentano Tommaso Fagioli, coordinatore regionale di Azione, Lucia Annibali e Fabio Urbinati coordinatori regionali di Italia Viva -. Purtroppo negli ultimi giorni si contano due nuove vittime nel tratto tra Porto Sant’Elpidio e San Benedetto del Tronto. Una conta drammatica che certifica una situazione ormai insostenibile e al limite delle più basilari norme sulla sicurezza. Un tratto di autostrada diventato ormai l’imbuto del collegamento autostradale Adriatico». L’ultimo incidente ieri 21 dicembre nel tratto di Grottammare.

Un pungolo che arriva a ridosso delle festività natalizie quando il traffico si fa più intenso. Secondo il Terzo Polo la situazione è «grave» e si somma «alle già gravi lacune infrastrutturale regionali. È preoccupante, ad esempio, non avere ricompreso nel Pnrr nessun finanziamento importante per l’alta velocità e per il trasporto su ferro in generale. Scelta questa – osservano – che rischia di farci ritrovare isolati dal resto d’Italia e d’Europa». 

L’accento va poi sul collegamento con Roma e su quello tra entroterra e costa, per il Terzo Polo infatti senza un rilancio infrastrutturale non può esserci rilancio economico. Sul raddoppio della Orte-Falconara «c’è da capire se il governo di centrodestra ha previsto in manovra fondi per questa opera, così come per la Fano-Grosseto». 

Infine, l’appello alle forze politiche «sia partitiche che civiche» a un impegno serio e alla giunta regionale «ormai a metà mandato» su quali siano «le sue priorità e come intende gestire queste enormi falle del sistema infrastrutturale delle Marche, visto che ad oggi non sono stati fatti importanti passi in avanti».

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